UE: care Apple e Google mi dite dove pagate le tasse?

La Commissione UE sta pensando di estendere le regole di trasparenza bancaria alle grandi aziende. Entro il 2015 potrebbero essere costrette a comunicare profitti, tasse ed eventuali sussidi nazionali ricevuti. In questo modo sarebbe chiaro dove esattamente pagano le tasse.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Le grandi aziende che operano in Europa, come ad esempio Google o Apple, saranno obbligate a svelare l'ammontare di tasse che pagano in ogni paese. Il Commissario UE per la regolamentazione delle attività di impresa oggi è stato piuttosto chiaro durante una conferenza stampa ad Amsterdam. "Allargheremo questi obblighi di reporting alle grandi aziende e Gruppi", ha commentato.

Di fatto l'obiettivo è di applicare le stesse regole di trasparenza adottate per le banche, quindi profitti, tasse ed eventuali sussidi nazionali dovranno essere esplicitati entro il 2015. Ecco quindi una prima strategia per comprendere in profondità come funziona la gestione fiscale dei colossi. Se è vero che aziende come Apple pagano le tasse in ogni paese dove operano, allora bisogna fare chiarezza sui meccanismi inceppati del fisco europeo.

I tartassati (1959 - Steno)

L'opinione pubblica e l'imprenditoria europea, a fronte di un'austerità ormai cronica, manifestano sempre più intolleranza nei confronti dell'elusione fiscale più sofisticata. E non è più una questione ideologica, perché in tutti i paesi europei più liberali il tema è all'ordine del giorno.

Secondo gli esperti l'adozione di un regolamento sulla trasparenza fiscale sarebbe piuttosto semplice, poiché basterebbe emendare l'attuale proposta sul reporting non-finanziario. Ovvero quello dedicato alle policy, i rischi, la corruzione, le questioni ambientali, il rispetto per i diritti umani, etc.

iAvoid (trad. "i-elusione")

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD) sostiene che il gioco attuato dalle grandi aziende, ovvero quello di veicolare i profitti lontano da dove sono stati generati, sia un fenomeno in crescita. Gli effetti collaterali sono devastanti poiché viene alterato l'equilibrio della gestione fiscale dei paesi, senza contare la pratica commerciale scorretta nei confronti dei concorrenti - magari più piccoli.

Il Primo Ministro inglese David Cameron ha dichiarato che durante il prossimo G8 di Lough Erne, in Irlanda, la questione dell'evasione fiscale delle grandi imprese rientrerà nel dibattito. In ogni caso si attende il rapporto completo dell'OECD, commissionato recentemente dal G20.