UE, codice di condotta contro l’incitamento all’odio online

Oggi la Commissione europea ha presentato, insieme a Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft un codice di condotta con un elenco di impegni per combattere la diffusione dell’illecito incitamento all’odio online in Europa.

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a cura di Alessandro Crea

Come promesso in un recente annuncio la Commissione europea ha presentato una serie di proposte, concepite in collaborazione con a Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft, al fine di garantire che le piattaforme online non offrano opportunità di diffusione virale di forme illegali di incitamento all’odio online

hate speech

VÄ•ra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato:

"I recenti attacchi terroristici hanno ribadito l’urgente necessità di combattere l'illecito incitamento all’odio online. Purtroppo i sociali network sono uno degli strumenti usati da gruppi terroristici per radicalizzare giovani adepti e dai razzisti per diffondere l'odio e la violenza. L’accordo costituisce un importante passo avanti per garantire che la rete rimanga un luogo aperto all'espressione libera e democratica, nel rispetto dei valori e delle normative europee. Mi compiaccio dell'impegno preso dalle aziende informatiche di tutto il mondo di esaminare entro 24 ore la maggior parte delle richieste giustificate di rimozione di contenuti che incitano all’odio, e se del caso di cancellare tali contenuti o di renderli inaccessibili".

L'adesione al codice di condotta comporterà per le aziende l'elaborazione permanente di procedure interne e l'offerta di formazione al personale in modo che sia possibile esaminare entro 24 ore la maggior parte delle richieste giustificate di rimozione di contenuti che incitano all’odio, e se del caso di cancellare tali contenuti o di renderli inaccessibili.

commissione ue

Il codice di condotta comprende i seguenti impegni pubblici: 

  •           Le aziende informatiche predispongono procedure chiare ed efficaci per esaminare le segnalazioni riguardanti forme illegali di incitamento all’odio nei servizi da loro offerti, in modo da poter rimuovere tali contenuti o disabilitarne l'accesso. Le aziende informatiche predispongono regole o orientamenti per la comunità degli utenti volte a precisare che sono vietate la promozione dell'istigazione alla violenza e a comportamenti improntati all'odio.
  •           Al ricevimento di una segnalazione valida mirante alla rimozione di forme illegali di incitamento all'odio, le aziende informatiche la esaminano alla luce delle regole e degli orientamenti da esse predisposti per la comunità degli utenti e, ove necessario, delle leggi nazionali di recepimento della decisione quadro 2008/913/GAI, affidando l'esame a squadre specializzate.
  •          Le aziende informatiche esaminano in meno di 24 ore la maggior parte delle segnalazioni valide miranti alla rimozione di forme illegali di incitamento all’odio e, se necessario, rimuovono tali contenuti o ne disabilitano l’accesso.
  •          Inoltre, le aziende informatiche svolgono presso i loro utenti un'opera di educazione e di sensibilizzazione sulle tipologie di contenuti non autorizzate in base alle regole e agli orientamenti da esse predisposti per la comunità degli utenti. A tal fine potrebbe essere utilizzato il sistema di segnalazione.
  •          Le aziende informatiche forniscono informazioni sulle procedure di trasmissione di avvisi, al fine di rendere più rapida ed efficace la comunicazione fra le autorità degli Stati membri e le aziende informatiche, in particolare per quanto riguarda le segnalazioni, la disattivazione dell'accesso o la rimozione delle forme illegali di incitamento all’odio online.
  •          Le aziende informatiche incoraggiano la trasmissione degli avvisi e la segnalazione dei contenuti che promuovono l’istigazione alla violenza e ai comportamenti improntati all'odio avvalendosi di esperti, in particolare attraverso partenariati con le organizzazioni della società civile, fornendo chiare informazioni sulle regole e sugli orientamenti da esse predisposti per la comunità degli utenti e sulle regole in materia di procedure di comunicazione e di segnalazione.
  •          Le aziende informatiche contano sul sostegno degli Stati membri e della Commissione europea per garantire l’accesso a una rete rappresentativa di partner delle organizzazioni della società civile e di "relatori di fiducia" in tutti gli Stati membri che possano contribuire allo sforzo di trasmettere avvisi di alta qualità. Le aziende informatiche pubblicano le informazioni sui "relatori di fiducia" sul loro sito web.
  •          Le aziende informatiche organizzano periodicamente formazioni per il proprio personale per informarlo sugli sviluppi sociali in corso e si scambiano opinioni sulle possibilità di ulteriori miglioramenti.
  •          Le aziende informatiche intensificano la loro cooperazione con altre piattaforme e altri operatori dei media sociali per migliorare la condivisione delle migliori pratiche.

Le aziende informatiche e la Commissione europea riesamineranno gli impegni pubblici del codice di condotta a cadenze regolari, valutandone anche l'impatto e continueranno a concepire nuove modalità idonee a promuovere la trasparenza e a incoraggiare narrazioni alternative che contrastino l'incitamento all'odio.