UE, ecco i primi paletti per la tecnologia RFID

L'Unione Europea ha emesso una raccomandazione sui sistemi di identificazione a radiofrequenza

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a cura di Dario D'Elia

L'Unione Europea ha alzato il livello di allerta nei confronti dei sistemi di identificazione a radiofrequenza. Qualche giorno fa, in linea con le valutazioni dell'attuale European Data Protection Supervisor, è stata emessa una raccomandazione "sulla salvaguardia dei principi di privacy e data protection riguardanti le applicazioni supportate da RFID".

Non si tratta ancora di una direttiva comunitaria, bensì di un'indicazione di condotta che si propone di sensibilizzare i cittadini comunitari, i produttori, le aziende e le istituzioni che fanno uso di sistemi RIFD. Al centro della questione il rispetto dei diritti alla privacy dell'individuo: insomma, è accettabile l'uso dei dati personali previo consenso senza però cadere nell'abuso.

La base di partenza, quindi, è la completa trasparenza informativa. I cittadini dovranno essere informati della presenza di TAG RFID, con un sistema di bollini europei – ancora in fase di implementazione. E inoltre dovrà essere assicurata la disattivazione degli stessi, prima dell'uscita dagli esercizi commerciali – a meno che il consumatore non si esprima diversamente.

L'Unione Europea ha raccomandato anche che vengano date spiegazioni ai cittadini e ai consumatori: non solo il motivo per cui viene adottato un RFID ma anche la tipologia di dati prelevati e utilizzati.