UE in trattativa: e-book con IVA ridotta e altre novità

Ieri la prima tavola rotonda a cui hanno partecipato Neelie Kroes, la Federazione degli Editori Europei (Fep) e dei Librai Europei (Ebf). Si cerca un compromesso per ottenere un'IVA agevolata e obbligo di interoperabilità fra le piattaforme.

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a cura di Dario D'Elia

Il mercato e-book europeo godrà di IVA agevolata, interoperabilità fra le varie piattaforme tecnologiche e una lotta serrata alla pirateria. Questi i tre punti chiave su cui si stanno confrontando gli operatori del settore e le istituzioni UE. Argomenti che hanno tenuto banco ieri a Bruxelles, alla tavola rotonda organizzata da Neelie Kroes, la Federazione degli Editori Europei (Fep) e dei Librai Europei (Ebf).

La necessità è "di applicare (al più presto) un regime fiscale che risulti neutrale per quanto riguarda gli ebook e tale da non danneggiare le vendite di libri cartacei". Far quadrare il cerchio non sarà facile, ma ormai a tutti è chiaro che non si può andare avanti così - sopratutto guardando gli ottimi risultati raggiunti oltreoceano.

E-book avvolgibile

Riccardo Cavallero di Mondadori, Stefano Mauri del Gruppo Gems e Cristina Mussinelli di Aie come membro dell'International Digital Publishing Forum (Idpf) e Paolo d'Andrea di Telecom Italia hanno partecipato come rappresentati italiani, a dimostrazione che anche nel nostro paese la questione IVA si fa sempre più calda. Difficile infatti continuare a giustificare agli occhi dei consumatori i piccoli (a volte inesistenti) scostamenti tra i listini del cartaceo e quelli del digitale.

"Sono felice di vedere che tutte le parti della catena di valore del libro si stanno unendo per valutare azioni concrete volte alla crescita di questo mercato", ha commentato il Commissario Kroes. "Ci sono molte azioni che possiamo intraprendere in questo momento per aumentare la scelta del consumatore, quindi sono disposta ad ascoltare tutte le parti interessate per capire quali azioni è possibile intraprendere in modo rapido".

Insomma, tutti hanno ben chiara la strada da seguire: l'IVA non deve ostacolare le vendite, gli e-book acquistati devono poter essere letti su qualsiasi dispositivo e infine dovrebbero cessare le barriere licenziatarie fra i paesi.

Le attuali imposte applicate agli eBook, spiegano Fep e Ebf in una nota, sono dannose per la crescita, così come lo sono le forti disparità tra piattaforme. In pratica distributori ed editori dovranno rinunciare a qualcosa, e l'unica cosa con cui l'Unione Europea potrà contraccambiare sarà la lotta serrata alla pirateria. Strategia comprensibile, considerato che oggi tutti le versioni digitali dei libri in commercio sono disponibili in modalità gratuita su tutte le piattaforme online pirata più conosciute. Basta cercare su Google.