UE: indagine fiscale su Amazon e Lussemburgo

L'accordo fiscale tra Amazon e Lussemburgo potrebbe configurarsi come "aiuto di Stato". La Commissione UE ha deciso di indagare sulla vantaggiosa tassazione concessa al colosso statunitense.

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a cura di Dario D'Elia

La presunta elusione fiscale attuta da Amazon in Europa è finita sotto la lente della Commissione Europea. Oggi la nota ufficiale proveniente da Bruxelles ha confermato che l'indagine si concentrerà sull'accordo stipulato (11 anni fa) tra l'agenzia fiscale del Lussemburgo e l'azienda.

Il tema è quello del cosiddetto "transfer pricing", ovvero la possibilità di gestire operazioni commerciali fra imprese associate favorendo magari la gestione fiscale. Nello specifico le filiali pagano royalty sui brevetti e oneri di vendita alla sede lussemburghese. Il piccolo principato di fatto potrebbe aver fornito un "aiuto di Stato" illegittimo ad Amazon EU Sarl, che registra la maggioranza dei profitti europei.

Lussemburgo

Le autorità avrebbero riscontrato le stesse irregolarità già viste in Irlanda per il caso Apple. "Le autorità nazionali non devono permettere a imprese particolari di ridurre artificiosamente i profitti da tassare ricorrendo a metodi di calcolo favorevoli: è giusto che le filiali di multinazionali paghino la loro parte di imposte e non beneficino di un trattamento particolare", ha commentato il Vice Presidente della Commissione Joaquín Almunia.

La risposta dal granducato non si è fatta attendere: "Il Lussemburgo è convinto che le accuse di aiuti di stato siano infondate e che l'inchiesta permetterà alla Commissione di concludere che non è stato concesso ad Amazon nessun trattamento o vantaggio fiscale particolare".

Sarà anche così ma stando alle prime indiscrezioni Amazon avrebbe goduto di una tassazione dell'1%. Un bel trattamento considerato che l'azienda ha registrato nel 2013 circa 13 miliardi di dollari di utili e almeno 28,8 milioni di utili sono transitati attraverso la filiale locale.

Ad ogni modo il Lussemburgo è già stato chiamato all'ordine quest'estate e non si esclude che l'elezione del presidente (lussemburghese) della Commissione Jean Claude Juncker possa favorire la collaborazione.