Un arresto per il più grande attacco DDoS della storia

La vicenda Cyberbunker contro Spamhaus, definita come il più grande attacco Distributed Denial of Service della storia, ha portato all'arresto di un trentacinquenne in Spagna. Tutti gli indizi portano a Sven Olaf Kamphuis, boss di Cyberbunker.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Il più grande attacco della storia torna in auge con l'arresto di un cittadino olandese da parte delle forze dell'ordine spagnole. Esattamente un mese fa vi raccontavamo dello scontro tra Cyberbunker e Spamhaus, cioè "il provider degli spammer" e "la più grande organizzazione anti-spam del mondo".

Al centro della vicenda l'inserimento di Cyberbunker nella blacklist dell'organizzazione non-profit, partner dei più importanti operatori online. L'obiettivo era quello di bloccare la divulgazione dello spam, una grande piaga che affligge Internet sin dalla sua nascita.

Cyberbunk rispose all'affronto con un incredibile attacco Distributed Denial of Service (DDoS) con picchi di 300 gigabit al secondo. In Italia, come confidatoci dagli operatori, non vi è stato alcun impatto da questa azione, ma la vicenda ha indubbiamente sollevato un polverone e allertato le forze dell'ordine europee.

L'ufficio del procuratore nazionale olandese ha così comunicato il fermo di un sospettato, un trentacinquenne che le autorità hanno identificato con le iniziali SK, arrestato giovedì nella sua casa di Barcellona. Secondo indiscrezioni dovrebbe trattarsi di Sven Olaf Kamphuis. Non solo le iniziali coincidono, ma si tratta anche del proprietario e manager di Cyberbunker.

Oltre ad arrestare l'uomo, le autorità iberiche hanno prelevato computer, cellulari e hard disk. L'uomo dovrebbe essere estradato in Olanda, dove potrà difendersi dall'accusa di aver coordinato l'attacco a Spamhaus e ai suoi partner. L'indagine che ha portato all'arresto è frutto della collaborazione tra le autorità olandesi, statunitensi e inglesi.

"Spamhaus è felice della notizia ed è grata alla polizia olandese per le risorse che messe a disposizione e la cooperazione", ha affermato un portavoce dell'organizzazione non-profit svizzera-britannica. Nel frattempo sul sito Pastebin, è apparso un messaggio in cui si proclama l'innocenza di Kamphuis - alias cb3rob - e si minacciano altri attacchi se non sarà rilasciato.