Un Cyber Cop europeo per i crimini informatici

Il commissario UE Viviane Reding ha proposto la designazione di un cyber-poliziotto

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a cura di Dario D'Elia

L'Unione Europea ha bisogno di un Cyber Cop, un commissario plenipotenziario in grado di coordinare le difese e gli attacchi in campo informatico. A sostenere la tesi "militarista" non è un profeta della guerra, bensì il commissario europeo della società dell'informazione e dei media Viviane Reding.

"Gli attacchi informatici sono diventati uno degli strumenti del crimine organizzato, un mezzo delle compagnie di blackmailing e di alcune entità per sfruttare le debolezze delle persone, ma anche uno strumento di politica estera e militare, e globalmente un sfida per la democrazia e l'economia", ha dichiarato Reding nel suo video-bollettino settimanale.

Secondo le stime, un collasso di 30 giorni delle connessioni web provocherebbe in Europa, o negli Stati Uniti, una perdita economica di circa 150 miliardi di euro. Ecco quindi l'esigenza di prevenire rischi di questo genere. L'ENISA (European Network and Information Security Agency), l'agenzia comunitaria per la "network and information security", secondo Reding, non sarebbe all'altezza.

"… questo strumento è essenzialmente una piattaforma di scambio di informazioni e non è previsto, a breve termine, che diventi un quartier generale europeo per la difesa contro gli attacchi informatici", ha spiegato il commissario.