Lo chiamano Refuah Slema, che in ebraico significa guarigione totale e mai nome fu più azzeccato: si tratta infatti di un braccialetto smart da mettere al polso dei soldati dell'esercito israeliano rimasti feriti, per rilevarne in tempo reale i principali parametri fisici. In questo modo i medici dovrebbero essere in grado di ottenere molto più velocemente un quadro clinico completo e più esatto, inquadrando subito la situazione di ciascun ferito ed erogando quindi il trattamento più indicato.
Refuah Slema è un progetto portato avanti da alcuni laureati del corso di addestramento per gli ufficiali dei Teleprocessing corps e si basa su un'intuizione semplice quanto interessante: applicare le tecnologie già esistenti per il rilevamento dei parametri vitali può servire non solo a consentire un allenamento più efficace per i civili ma anche cure più mirate per i soldati feriti.
Il "fitness tracker militare" dunque non fa altro che rilevare alcuni parametri come battito cardiaco, pressione sanguigna e temperatura, trasmettendo il tutto, accompagnato da dettagli sulle ferite, all'ospedale dove il ferito sarà trattato.
"Stiamo sviluppando questa tecnologia per assistere il medico nel prendere la decisione di trattamento giusto in tempo reale," ha detto il maggiore Dr. Ariel Hirschhorn, a capo dell'identificazione medica presso l'IDF (Israel Defence Forces). "Documentazione e trasferimento delle informazioni avverranno in modalità quasi completamente automatica, così che il medico possa focalizzare la propria attenzione esclusivamente sui feriti".