Un kit trasforma il drone in cinepresa intelligente

Perceptiv Shift, ideato e prodotto dalla startup canadese Perceptiv Labs, è un kit che trasforma un piccolo drone in una vera e propria macchina da ripresa cinematografica. Hardware e software permettono di inquadrare, filmare e seguire soggetti in movimento.

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a cura di Pino Bruno

I droni cominciano a fare sempre più la differenza anche nel mondo del cinema e del documentario. Hollywood ci ha messo gli occhi da tempo e la Federal Aviation Administration (FAA) ha ammorbidito il suo rigido regolamento per permettere all'industria e ai cineasti di usare sui set le macchine da ripresa volanti.

Il perché è presto detto: una scena ripresa con un drone costa molto, molto meno, rispetto a quelle tradizionali da aerei ed elicotteri. Di pari passo si affina la tecnologia, come dimostra il Perceptiv Shift ideato e prodotto dalla startup canadese Perceptiv Labs.

Perceptiv Shift

Si tratta di un kit da aggiungere al proprio drone progettato proprio per creare riprese di alta qualità. Un mix di hardware e software a buon prezzo che permette all'operatore di concentrarsi sul pilotaggio mentre la telecamera inquadra e segue il soggetto della ripresa.

Lo Shift amplifica le potenzialità del drone stesso; per esempio consente al pilota automatico di prendere parzialmente il controllo del drone e del Gimbal per tallonare costantemente un soggetto in movimento. Il risultato, a giudicare dai video postati da Perceptiv Labs, sembra sorprendente: immagini fluide, costanti, senza scatti, anche in presenza di ostacoli momentanei. Basta "taggare" il soggetto o e poi al resto pensa Shift.

 

Come funziona?

Il sistema consiste in una piccola telecamera e un piccolo ma potente processore che governa la ripresa, l'angolo di visualizzazione, l'inclinazione e l'orientamento della camera e del drone. Sullo smartphone o tablet Android si vede ciò che sta vedendo la telecamera e si può selezionare il soggetto da seguire, grazie agli algoritmi che elaborano i dati ad alta velocità.

 

La batteria incorporata assicura energia per un'ora, circa quattro volte quanto dura mediamente quella di un drone. Il tutto, compresa la batteria, pesa circa 200 grammi.

È un approccio diverso da quello adottato per i droni basati sul Follow Me con GPS, perché, dicono gli sviluppatori, il GPS non ha la precisione necessaria per mantenere la ripresa fissa e costante sul soggetto in movimento.  

Shift processor e Shift eye

Quanto ai droni compatibili, oggi Shift funziona soltanto con i droni 3DR IRIS + e DJI Phantom, ma gli autori del progetto sono pronti a personalizzarlo in base alle richieste, così come sono aperti alle proposte degli sviluppatori per implementare ulteriori prestazioni.

Il kit è in pre-ordine e costa 599 dollari. La consegna è prevista entro il prossimo autunno. Con poco più di 1600 dollari si può portare a casa un DJI Phantom o un 3DR IRIS+ già equipaggiati con Shift.

tracking su smartphone

Tornando a Hollywood, vale la pena ricordare che sono stati usati droni per girare Skyfall, The Wolf of Wall Street, Harry Potter and the Chambers of Secrets, Van Helsing, The November Man, Pompei, Transformers, Game of Thrones e tanti altri. In Italia il regista Ferzan Ozpetek ha usato un quadricottero per alcune scene del suo "Allacciate le cinture".

Possiamo aspettarci dall'ENAC, l'agenzia italiana per l'aviazione civile, la stessa elasticità dimostrata dalla FAA statunitense nell'adeguare le norme alle esigenze del mercato?