Un pennuto, un teorema, un giallo: evviva la matematica!

Un giallo appassionante intriso di matematica e di avventura: "Il teorema del pappagallo" è uno dei pochi libri che vale la pena leggere sia che odiate la matematica sia che preferiate i saggi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Raramente in questa rubrica tratto romanzi, perché questo è da sempre uno spazio dedicato ai saggi su vari ambiti della Scienza, e in primis la Fisica, la Matematica, l'Astronomia. Anche i più prevenuti però concorderanno sul fatto che valga sempre la pena leggere un libro ben fatto e scritto con competenza. Lasciate quindi da parte lo scetticismo e date una chance a Il teorema del pappagallo scritto da Denis Guedj, scrittore e insegnate, laureato in matematica.

Il suo percorso di studi gli ha dato le conoscenze per poter scrivere di matematica in maniera competente, la natura l'ha invece dotato della capacità di costruirci attorno un impianto narrativo solido. Il risultato è un libro che parla in maniera indiretta della storia della matematica. Dimenticate i soliti saggi in cui si parte dall'antica Grecia e si procede avanti nel tempo, con una scansione temporale che personalmente trovo piuttosto noiosa. In questo caso invece si seguono le singolari vicende di protagonisti divisi fra la Parigi del XVIII secolo, l'Italia e il Brasile, che vivono un giallo da suspense intrecciato in un tessuto matematico di spessore.

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Non che dovrete affrontare enigmi da sciogliere agguantando carta e penna per risolvere teoremi, ma vi troverete alle prese con chili e chili di libri di matematica che finiscono in mano a un libraio e alla sua famiglia, teoremi irrisolti e qualcuno che sa a memoria le soluzioni ma non intende svelarle.

La sintesi è volutamente nebbiosa per evitare spoiler, visto il genere del libro, ma quello che mi preme sottolineare è che "Il teorema del pappagallo" è a tutt'oggi (è stato edito in Italia per la prima volta nel 2000) uno dei pochi libri che "fa passare" la matematica senza che il lettore se ne renda conto, preso com'è dalla storia in cui è abilmente intrecciata. La mente è focalizzata sul giallo, sui misteri da scoprire per comporre il puzzle della "storia" e non ci si rende quasi conto di assimilare informazioni su aritmetica, geometria, algebra e molto altro, e di smaniare per arrivare a leggere la soluzione dell'ultimo teorema di Fermat e della congettura di Goldbach (spoiler: uno dei due non verrà svelato, e c'è un motivo che non vi sarà difficile scoprire!)

Un signor libro che a mio avviso merita di essere letto sia dagli appassionati di matematica, sia dagli amanti dei gialli a cui della matematica non importa un accidente: una combinazione che capita molto raramente di trovare in un libro!

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Tom's Consiglia

Se alla fine di questo libro vorrete saperne di più sull'ultimo teorema di Fermat consiglio l'appassionante saggio "L'ultimo teorema di Fermat. L'avventura di un genio, di un problema matematico e dell'uomo che lo ha risolto".