Un po' di storia

Strumenti, tecnologia e attività dell'Osservatorio Schiaparelli di Campo dei Fiori. Un reportage alla scoperta dell'attività astronomica in un Osservatorio amatoriale italiano di primordine.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Un po' di storia

Tutto nasce da un'idea del professor Salvatore Furia a metà degli anni '50, che aveva in mente di costruire una cittadella delle scienze che fosse accessibile al pubblico e gestita da giovani volontari. Uomo eclettico, ha fondato la società astronomica Schiaparelli nel 1956 e grazie alla collaborazione con il Comune di Varese è partito il progetto, con corsi e conferenze aperte alla popolazione. Grazie a donazioni private di soldi e terreni è stato possibile costruire la cittadella così com'è oggi. Furia ha poi donato tutto al Comune, che oggi ne è il proprietario, ma ne ha affidato interamente la gestione agli addetti dell'osservatorio.

Dato che l'attività si basa tutta sul volontariato, sono richiesti contributi minimi per le visite: 2 euro sul diurno e 5 euro per il notturno, per aiutare a far fronte alle spese, alla gestione e all'acquisto dei materiali didattici. 

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Lo Schiaparelli è uno dei tantissimi osservatori amatoriali in Italia, ma offre una strumentazione e attività fra le più complete. Nessun altro osservatorio amatoriale per esempio ha tre cupole, usate per attività differenti. Sono inoltre presenti un laboratorio eliofisico per spiegare lo spettro del Sole ai ragazzi, e diverse proposte educative che partono dalla scuola materna alle superiori, per instradare i giovanissimi verso l'astronomia e la scienza.