Unbundling fibra grazie agli armadi multi-operatore

Vodafone avrebbe siglato un contratto con Telecom Italia per poter disporre di oltre 500 armadi che gestiscono il traffico in fibra. Si tratta di una nuova soluzione per il fiber-to-the-cabinet.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Vodafone avrebbe prenotato i nuovi "armadi" di Telecom Italia per portare i servizi fibra in tutta Italia. Oggi Il Sole 24 Ore sostiene che i due colossi delle telecomunicazioni abbiano trovato un accordo per il fiber-to-the-cabinet. In pratica due delibere dell'AGCOM (747/13/CONS e 155/14/CONS) avrebbero consentito di attuare "un meccanismo di cooperazione nel processo di infrastrutturazione, nell'ottica di efficienza e del diritto di concorrenza".

Com'è risaputo il cosiddetto unbundling della fibra è sempre stato oggetto di dibattitto per presunti limiti tecnici dell'attuale architettura. La nuova prassi che si basa sull'adozione di armadi (cabinet) multi-operatore sembrerebbe affrontare e risolvere il problema. In pratica Vodafone avrebbe ordinato più di 500 armadi sui 1800 che Telecom si propone di installare sul territorio entro marzo 2015.

minitubi fibra

Minitubi per fibra ottica

Il fiber-to-the-cabinet (FTTC) prevede infatti che la fibra in uscita dalle centrali cittadine raggiunga armadi di quartiere o di zona per servire con l'attuale rame più condomini. L'offerta commerciale di Telecom Italia attualmente è di 30 Mbps, ma probabilmente dal prossimo anno potrebbe essere superiore. La concorrente Fastweb promette 100 Mbps con i suoi Fiber-to-the-stret e Fiber-to-the-home.

Inoltre, sempre dal 2015, Telecom Italia potrebbe giocare la carta del fiber-to-the-building. Tom's Hardware, durante i festeggiamenti del 60° compleanno del TILab, ha avuto conferma della prossima disponibilità delle apparecchiature G.Fast che consentiranno di sfruttare fibra e rame per raggiungere i 500 Mbps in download. Per altro è proprio di questi giorni l'ok definitivo dell'International Telecommunications Union nei confronti di questo standard; i primi dispositivi certificati e interoperabili saranno disponibili da giugno 2015.

Per quanto riguarda lo sviluppo ultra-broadband Il Sole 24 Ore dichiara che Fastweb vanta già 450mila abbonati, mentre Telecom Italia circa 150mila. Ruoli invertiti invece per la copertura: primo l'ex monopolista con servizi disponibili in 104 città, contro le 50 del concorrente svizzero-milanese. 

Si attendono conferme ufficiali dagli interessati.