Upload a 10 Gbps dal cellulare: primi test in Giappone

NTT DOCOMO sta realizzando i primi esperimenti per le connessioni di prossima generazione. Dopo l'attuale 4G/LTE, infatti, le connessione 5G promettono di arrivare fino a 10 gigabit al secondo.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'operatore giapponese NTT DOCOMO ha completato una connessione a 10 Gbps in uplink senza fili, stabilendo un nuovo record nell'ambito delle ricerche per le reti cellulari di prossima generazione.  L'esperimento si è svolto in collaborazione con il Tokyo Institute of Technology e con il patrocino del Ministero dell'Interno giapponese -  e rappresenta un primo sguardo sulle connessioni mobili che avremo a disposizione tra qualche anno.

"Nell'esperimento si è trasmessa una banda da 400 Mhz nello spettro degli 11 Ghz da una base mobile che si muoveva a circa 9 km orari. La tecnologia MIMO (multiple-input multiple-output) è stata usata per tramettere diversi flussi di dati tramite otto antenne di trasmissione e 16 di ricezione, sulla stessa frequenza", spiega il comunicato dell'azienda asiatica.

La stazione mobile usata per l'esperimento

Secondo la dichiarazione dell'azienda, poi, la stessa tecnologia si può usare per il downlink, e quindi è teoricamente possibile ottenere velocità di trasferimento fino a cento volte i massimi teorici offerti oggi dalle connessioni LTE – che arrivano appunto a 100 Mbps.

Oggigiorno stanno appena cominciando a diffondersi le connessioni 4G/LTE, e l'esperimento di NTT DOCOMO sembra indicare un traguardo che è ancora davvero molto lontano. Questo test e altri simili tuttavia sono necessari, perché nel Sol Levante come altrove nel mondo si prevede che l'etere sarà sempre più saturo, che sempre più persone useranno cellulari e tablet per le proprie attività online, e che queste ultime richiederanno sempre più dati e più velocemente.

Tra qualche anno quindi è ragionevole pensare che sarà possibile riprodurre in streaming flussi video 4K, o giocare con tecnologie come quelle di Gaikai oppure OnLive, o ancora caricare su un server file da diversi gigabyte senza troppi sforzi – tutto con la connessione offerta dal nostro smartphone. Sembra uno scenario meraviglioso, e magari i cittadini giapponesi (o coreani, statunitensi, svedesi) li avranno per primi; ma quando potremo vivere questo sogno anche in Italia?