USA, c'è chi alla fibra preferisce il rame: incredibile!

Negli USA molti utenti stanno rifiutando la proposta di Verizon di passare dalla connessione in rame a quella su fibra. A frenarli la paura di restare senza telefono nei blackout e i costi maggiori.

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a cura di Dario D'Elia

Negli Stati Uniti molti utenti stanno rifiutando la transizione dal rame alla fibra. Una recente inchiesta del quotidiano The Inquirer di Philadelphia sembrerebbe confermare un meccanismo poco chiaro legato all'implementazione delle nuove reti da parte di Verizon, uno dei più grandi operatori TLC nazionali.

verizon
Fibra al posto del rame

In pratica Verizon avrebbe diramato una nota interna dove si chiede ai tecnici riparatori di proporre la fibra ai clienti nel caso di rotture o problemi tecnici legati alle reti in rame. Ovviamente questa indicazione vale esclusivamente là dove è disponibile l'offerta ultra-broadband e quindi l'infrastruttura primaria.

Molti clienti però sembrerebbero essersi opposti per il timore di rimanere senza telefono in caso di blackout. Un problema piuttosto frequente negli Stati Uniti, tanto più che le norme della Federal Communications Commission prevedono per gli operatori fibra l'obbligo di fornire (a pagamento, per chi lo desidera) gruppi di continuità capaci di 8 ore di autonomia. Dal 2018 i listini dovranno comprendere anche unità da 24 ore.

Inoltre c'è il timore diffuso che con il passaggio alla fibra i prezzi degli abbonamenti possano salire vertiginosamente. Verizon sembra assicurare il mantenimento delle medesime tariffe, ma il futuro rimane una incognita.  

Negli ultimi tempi pare che almeno 1,1 milioni di clienti in rame siano passati alla fibra in molti Stati proprio grazie al cosiddetto programma "Fiber Is the Only Fix" – la fibra è l'unica riparazione. L'offerta fibra Verizon si chiama FIOS e comprende nella versione base da 69,99 dollari al mese i servizi telefonia residenziale, connettività 100 Mbps e TV. Per una linea tradizione e ADSL si spende poco meno della metà e a seconda dei piani si può disporre al massimo di connettività a 15 Mbps.

"Se usi la parola miglioramento in una conversazione cosa pensano le persone?", dice Tom Maguire, vice presidente dell'area supporto operazioni nazionale. "Pensano a prezzi più alti. C'è un pizzico di cinismo. Non esiste un pranzo gratuito".

Insomma, l'operatore ha ribadito di volere essere trasparente in questa transizione – anche se non esistono norme specifiche da rispettare – ma lascia intendere che la fibra è una strada senza ritorno. Costerà più cara.