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a cura di Marco Giuliani

Per far digerire meglio le proprie attività ai sostenitori della privacy e dei diritti civili, i responsabili di alcuni preoccupanti progetti governativi americani basati sul monitoraggio dell'individuo sottolineano che a venire presi di mira non sono tanto i cittadini americani quanto gli stranieri che si trovano nel paese o, più in generale, gli stranieri.

Questa la difesa fin qui fornita da fonti governative dinanzi all'allarme lanciato nelle scorse ore dalla Federazione degli scienziati americani che ha rivelato ad Associated Press come i progetti che facevano parte del contestatissimo programma Total Information Awareness (TIA) dell' ammiraglio Pointdexter sono vivi e vegeti. Vanno avanti anche se il Congresso ha tagliato i fondi e chiuso l'ufficio dello stesso Pointdexter in seno al DARPA , il centro progetti avanzati della Difesa statunitense.

Nello stornare i fondi del TIA, il Congresso ha mantenuto lo stanziamento di 64 milioni di dollari a favore di una agenzia di cui si sa pochino, la ARDA , ossia "Advanced Research and Development Activity". Da questa agenzia, le cui attività sono in gran parte classificate e non accessibili al pubblico, verrebbero finanziati una serie di progetti di data mining studiati per incrociare le informazioni provenienti da database pubblici e militari con quelle di database privati e commerciali.

La missione ufficiale dell'ARDA è quella di sviluppare strumenti software e hardware che consentano di intercettare le comunicazioni dell'intelligence straniera, attività dunque strettamente legate al controspionaggio .

Stando a quanto fin qui emerso, i progetti sostenuti da ARDA, che coinvolgono imprese americane ma anche laboratori di ricerca universitari e alcune importanti menti della ricerca scientifica statunitense, riprendono alla lettera le ricerche finalizzate alla realizzazione del TIA. Persino alcuni dei nomi che erano stati coinvolti da Pointdexter nel TIA ora hanno contatti diretti con ARDA per la realizzazione di potenti piattaforme di data mining.

"L'intera azione parlamentare - ha spiegato un esponente della Federazione - ricorda il gioco delle tre carte. Per loro probabilmente ci può essere una differenza sufficiente tra i progetti per poter dichiarare che il TIA viene cancellato mentre dal punto di vista pratico i suoi obiettivi continuano ad essere al centro di altri studi".

Ciò si deve al fatto che il Congresso, pur decidendo che il TIA sollevava troppe preoccupazioni sul fronte della privacy per poter essere appoggiato, non ha però ritenuto di cancellare le linee di finanziamento verso la realizzazione di software dedicato che potesse aiutare le attività di intelligence nella prevenzione anti-terroristica . Ma se il TIA era stato messo in discussione in mezzo mondo, Italia compresa , dei nuovi progetti al momento si sa poco o nulla.