V by Vodafone, prodotti e servizi per l'Internet of Things

Vodafone entra prepotentemente nel settore dell'Internet of Things con una nuova gamma di prodotti e servizi identificati dalla lettera "V". Si va da una sorta di scatola nera per le automobili a un GPS per gli animali domestici, tutto gestibile attraverso un'apposita applicazione.

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a cura di Dario D'Elia

Vodafone ha deciso di fare sul serio nel settore dell'Internet of Things per il mercato consumer. L'operatore telefonico ha infatti annunciato una nuova gamma di prodotti e servizi identificati dalla lettera "V", che consentiranno di introdurre funzionalità smart in tanti ambiti della vita quotidiana. Il tutto sarà gestibile attraverso un'applicazione, disponibile gratuitamente per Android ed iOS.

Cuore pulsante dell'ecosistema V by Vodafone è la V-Sim, ovvero una SIM specificatamente pensata per essere utilizzata all'interno di oggetti connessi, in dotazione con ciascun prodotto della linea V, e dal prossimo anno acquistabile anche singolarmente e presso altri rivenditori.

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Un unico piano tariffario, calcolato in base alla tipologia di oggetto da connettere, per rendere più semplice la gestione di più dispositivi associati allo stesso numero Vodafone, con addebito su un'unica fattura e senza costi aggiuntivi. Un fisso per il primo acquisto del device e un canone forfettario per l'utilizzo della connessione, a prescindere dalla frequenza e dalla durata della stessa, senza dimenticare il vantaggio di mettere temporaneamente "a riposo" la SIM nei periodi di non utilizzo, azzerandone di fatto i costi.

Concretamente, la tariffazione forfettaria del traffico dati scatta solo quando, attraverso l'app apposita, si attiva l'apparecchio e può essere fermata nei periodo di non utilizzo, senza alcun vincolo.

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Attraverso la V-SIM, sarà inoltre possibile utilizzare i dispositivi e i relativi servizi in 32 Paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica di Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito) e senza costi aggiuntivi di roaming (soggetto alle condizioni d'uso).

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Tutto può essere comunque controllato dall'applicazione per smartphone V by Vodafone, che consente di gestire attraverso un'unica interfaccia tutte le V-SIM dei propri dispositivi IoT, in modo semplice e intuitivo. Per attivare i prodotti basta inquadrare il QR code presente sulla confezione, selezionare il pagamento, e associare il prodotto alla propria SIM Vodafone Consumer.

L'operatore telefonico ha dunque lavorato per realizzare un'ecosistema dedicato all'Internet of Things assolutamente semplice ed immediato. La logica è stata quella di avvicinare l'IoT il più possibile agli utenti consumer, anche perchè, il prossimo anno, Vodafone aprirà anche agli sviluppatori, con il relativo Marketplace che si popolerà esponenzialmente ed in breve tempo.

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Del resto, il fatto che il fenomeno dell'IoT sia destinato ad una crescita esponenziale nei prossimi anni è cosa nota. L'ultimo osservatorio AGCOM, di cui ci siamo occupati qualche settimana fa, ha messo in evidenza come si tratti di un mercato che comincia a prendere piede anche in Italia, con le SIM M2M passate da 5,3 milioni a 14,4 milioni (pari a circa il 15% delle linee complessive).

M2M è l'acronimo di Machine to Machine, che sta ad indicare le tecnologie e i servizi che permettono il trasferimento automatico delle informazioni da macchina a macchina, il tutto con un'interazione umana limitata o addirittura assente. Basti pensare alle apparecchiature per la localizzazione (che tracciano e monitorano la posizione dei veicoli) o quelle per la sensoristica (che rilevano un parametro come la temperatura comunicandolo ad un server centrale) per avere esempi concreti.

Le comunicazioni Machine to Machine possono ovviamente realizzarsi anche attraverso protocollo IP, ed ecco quindi entrare in gioco le SIM ed il concetto di Internet of Things (IoT), dove appunto gli oggetti che ci circondano nella quotidianità diventano riconoscibili ed intelligenti grazie alla capacità di comunicare dati su se stessi.

Vodafone è leader in Italia per quanto riguarda le SIM M2M, con una quota mercato del 49%. Un segno evidente di come l'operatore telefonico abbia da sempre riposto una particolare attenzione al settore dell'Internet of Things, operando negli anni degli investimenti mirati che hanno consentito, oggi, di presentare questa nuova gamma di prodotti e servizi identificata dalla lettera V.

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Fabrizio Rocchio, Direttore Technology di Vodafone Italia

Innanzitutto, Vodafone è in prima linea per il 5G, il nuovo standard di rete mobile che consentirà all'IoT di compiere il definitivo salto di qualità, grazie soprattutto alla velocità ed alla bassissima latenza. In tal senso, basti pensare come, nel primo test concreto a Milano, l'operatore abbia raggiunto i 2,7 Gbps in download ed una latenza di poco superiore al millisecondo.

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Il piano Vodafone per la rete 5G

A tutto questo si aggiunge l'implementazione, da parte di Vodafone, del Narrowband-IoT. Il NB-IoT è un nuovo standard di trasmissione dati su reti cellulari che integra le caratteristiche di una rete Low Power Wide Area  (LPWA), con quelle delle reti cellulari su banda licenziata LTE 2G, 3G e 4G, consentendo così un basso consumo energetico con durata delle batterie di oltre 10 anni e copertura di aree remote, rurali e sotterranee attraverso l'adozione di tecniche che migliorano la propagazione del segnale radioelettrico, fino a +20dB.

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Vodafone Narrowband-IoT

L'implementazione del Narrowband-IoT abiliterà una nuova generazione di servizi da cui tutti i clienti, privati e aziende, potranno trarre beneficio.  Grazie a una maggiore capacità di copertura (locasione sulla banda 800 MHz per penetrare meglio gli edifici)  e a una lunga durata della batteria, infatti, il Narrowband-IoT permette di far comunicare tra loro oggetti che prima d'ora non potevano essere connessi. 

Leggi anche: Vodafone Narrowband-IoT, un ulteriore passo verso il 5G

Dai contatori smart per l'efficienza dei sistemi idrici ai cassonetti dell'immondizia intelligenti che comunicano con gli addetti alla raccolta, fino ad arrivare ai sensori posti sotto il manto stradale dei parcheggi per segnalare agli automobilisti il parcheggio libero più vicino e molto altro ancora, solo per fare qualche esempio.

Il piano Vodafone 5G per Milano

Milano rappresenterà il vero fiore all'occhiello del progetto. La città sarà infatti coperta dalla rete 5G Vodafone per l'80% entro fine 2018, con piena copertura entro il 2019, rappresentando dunque la prima area metropolitana 5G in Europa. Il primo passo concreto nell'esplosione del fenomeno IoT.

Approfondiamo adesso i quattro prodotti che fin da subito sfrutteranno il nuovo ecosistema V by Vodafone. Si tratta comunque solo dei primi dispositivi, destinati a crescere esponenzialmente già nei prossimi mesi.