Vantablack, il materiale più nero dell’abisso

Il nuovo Vantablack della Surrey NanoSystems è così nero che più nero non si può. Si potrebbe presentare così, parafrasando la celebre pubblicità di detersivi anni '80, la nuova versione del materiale in nanotubi di carbonio così nero che persino il laser svanisce quando ne tocca la superficie.

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a cura di Alessandro Crea

Surrey NanoSystems ha mostrato da poco una nuova versione del suo materiale Vantablack realizzato in nanotubi di carbonio, la cui qualità principale è di essere così nero che gli spettrometri non sono in grado di stabilire quanta luce rifletta, ammesso che lo faccia.

La precedente versione del Vantablack infatti assorbiva il 99,96% della luce, restituendone appena lo 0,04%, ma in questa nuova variante la percentuale è scesa ulteriormente facendone virtualmente il materiale più nero esistente.

Vantablack 01 JPG

Il materiale è formato da una particolare configurazione di nanotubi in carbonio, in grado di catturare la luce. Il nome infatti è formato dall'acronimo Vanta, che sta per "Vertically Aligned NanoTube Arrays" o schiere di nanotubi allineati verticalmente, e black.

Come potete vedere dai due brevi video diffusi da Surrey NanoSystems infatti il nuovo Vantablack assorbe persino la luce del laser ed è così nero da rendere impossibile per l'osservatore rendersi conto della differenza tra una superficie perfettamente liscia e una corrugata, persino in piena luce.

Il materiale, com'è facile immaginare, è potenzialmente utilizzabile con profitto in diversi campi, specialmente in quelli militare e spaziale. Non è difficile ad esempio immaginare la realizzazione di particolari indumenti per le truppe speciali che debbano effettuare missioni notturne o rivestimenti per aerei e droni stealth, ma anche gli strumenti astronomici potrebbero avvantaggiarsene.

Ad esempio nei telescopi, Vantablack potrebbe essere utilizzato per la prevenzione del cosiddetto effetto straylight o di "luce sporadica", un tipo di rumore strumentale nei sistemi ottici dovuto a imperfezioni nei monocromatori e a conseguenti fenomeni di diffusione della luce all'interno degli strumenti. Vantablack inoltre potrebbe migliorare anche le prestazioni delle termocamere ad infrarossi sia sulla Terra che nello Spazio.