Vasco, ecco come ripulire il Web da testi diffamanti

Secret Key è una società di Roma che si occupa di sfavorire i testi online diffamanti utilizzando tecniche di Search Engine Optimization al contrario. In pratica post, commenti di blog e altro vengono fatti scomparire dalle prime tre pagine dei risultati di Google.

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a cura di Dario D'Elia

Vasco Rossi e altri vip sanno dell'esistenza di servizi a pagamento per ripulire il Web dalle notizie diffamanti? La querelle tra il Blasco nazionale e Nonciclopedia probabilmente non sarebbe mai venuta alla luce ingaggiando società come la Secret Key di Roma, specializzata in Internet advertising e attività SEO (Search Engine Optimization). 

Ora, è evidente che non si può cancellare con un colpo di cimosa le pagine Web di un sito, ma volendo si può intervenire indirettamente sul loro page rank o web rank "sfavorendole" nei risultati di Google. ''Si fanno scivolare nel ranking dei motori di ricerca le pagine scomode. Le statistiche dicono che nel 94 per cento dei casi coloro che utilizzano motori di ricerca, si fermano a consultare i risultati nella prima pagina e solo il 4,6 per cento arriva alla seconda. Se dunque sei in terza pagina, è probabile che un risultato negativo non venga letto'', ha spiegato Enrico Ferretti di Secret Key a all'Adnkronos.

Vasco non dimentica, il Web anche

L'operazione a suo parere è chiave per politici e VIP poiché i testi "rimangono scolpiti nella roccia della Rete" e quindi "l'utente di Internet ha sempre accesso a questi dati e nel tempo i contenuti potrebbero creare danni alla reputazione''.

La tecnica adottata è interessante. In pratica si avvia una vera e propria battaglia di contenuti editoriali e keyword. "È un lavoro di redazione. Andiamo a stabilire con il cliente un piano editoriale, con testi scritti da un Web Copywriter che strizzano l'occhio ai motori di ricerca. Ci sono infatti contenuti che per determinate parole chiave avranno più visibilità di quelli negativi da far scalare", sottolinea l'esperto. Dopodiché inizia la fase dell'indicizzazione e SEO. "Si fa in modo che questi contenuti vengano inseriti da Google o da altri motori di ricerca nel proprio database, in modo da arrivare in prima pagina''. E infine quella di link building. ''Si fa in modo che i contenuti per posizionarsi bene, siano citati e ricevano link da altre fonti. Se pubblico un articolo su un sito, il motore sceglie infatti quello che ha più link esterni o citazioni'', continua Ferretti.

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La spesa per operazioni di questo genere varia molto, e parte da circa 2mila euro per post sfavorevole su forum o blog poco conosciuti fino a 30/40mila euro per operazioni in grande scala.

"Non è un'attività che dà risultati in una settimana e in più implica un monitoraggio costante perché se non si cura la reputazione online, è plausibile che determinati contributi tornino a presentarsi. Se non si fa il tagliando dopo che si è acquistata una macchina, poi la vettura si rompe'', conclude il fondatore di Secret Key.

Difficile valutare se l'attività di questa società e altre, che svolgono le medesime operazioni di "guerriglia", sia eticamente corretta. Anche sotto il profilo legale forse siamo ai limiti della normativa vigente. Certo è che rappresenta una nuova frontiera del Search Engine Optimization.

Voi credete che sia giusto sfavorire attivamente un messaggio, articoli o contenuti editoriali online di qualsiasi genere che possano ritenersi spiacevoli o diffamanti?