Vendita online di prodotti non disponibili, sanzione da 500mila euro per tre siti di e-commerce

L'AGCM ha irrogato sanzioni per un ammontare complessivo di 515mila euro nei confronti di tre siti di e-commerce già colpiti da provvedimenti cautelari lo scorso giugno. Gli operatori vendevano prodotti non disponibili e non restituivano le somme versate.

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a cura di Alessandro Crea

Tiger Group, HP Group e Tecnotrade sono stati sanzionati dall'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) per un ammontare complessivo di 515mila euro, in seguito alla conclusione dei procedimenti istruttori che hanno consentito di accertare la reiterazione di diverse pratiche commerciali scorrette. Più in dettaglio la multa ammonta a 65.000 euro per Tecnotrade, 200.000 euro per HP Group e 250.000 euro per Tiger Group.

Le tre società sanzionate, operanti nella vendita online di apparecchiature elettroniche per telecomunicazioni e di altri componenti attraverso i rispettivi siti aziendali, erano infatti state colpite lo scorso giugno da provvedimenti cautelari proprio a seguito dell'avvio dei procedimenti istruttori.

Questi ultimi hanno consentito di accertare che gli operatori in questione "offrivano on line prodotti che non erano disponibili, non procedevano a consegnare ai consumatori la merce da questi acquistata, né restituivano le somme versate nonostante i reiterati reclami e gli annullamenti degli ordini da parte dei consumatori", come si legge nel comunicato stampa dell'AGCM.

"L’intervento dell’Autorità si inquadra in un filone più ampio volto ad assicurare il corretto ed equilibrato sviluppo dell’e-commerce, anche attraverso la repressione dei fenomeni più gravi quali la mancata consegna della merce ordinata e regolarmente pagata dai consumatori, l’ostacolo al rimborso e la divulgazione di informazioni fuorvianti in merito al reale stato degli ordini di acquisto", conclude il comunicato. Ora le tre società avranno sessanta giorni di tempo dalla notificazione del processo stesso, per presentare un eventuale ricorso al TAR del Lazio.