Verme con due teste sulla ISS, non è fantascienza!

Un esperimento sulla ISS ha dato un risultato inaspettato: un verme piatto ha sviluppato due teste. Gli scienziati stanno studiando come sia potuto accadere.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Se siete appassionati di film di fantascienza e stavate aspettando con ansia che a bordo della ISS qualche esperimento desse risultati "strani" eccovi serviti: un platelminte (o più comunemente verme piatto) che è stato ospite a bordo ha mostrato caratteristiche che al momento non hanno una spiegazione scientifica, e che lo porta a sviluppare una seconda testa.

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Preparazione alla spedizione

L'esperimento era parte degli studi sulla rigenerazione tissutale, e si rifaceva alla capacità nota dei platelminti di "ricrescere" dopo essere stati amputati. Il ricercatore in biologia Junji Morokuma e i suoi colleghi della Tufts University hanno però spiegato in un articolo pubblicato sulla rivista Regeneration di non avere mai visto un verme di questa famiglia a cui siano cresciute due teste dopo l'amputazione di una o più parti del corpo. Però è esattamente quello che è accaduto a un verme piatto che è stato spedito sulla ISS a gennaio 2015 tramite un cargo di SpaceX insieme ad altri vermi piatti, e che è rimasto "in cura" nello Spazio per cinque settimane.

Alcuni platelminti sono stati lasciati intatti, altri sono stati amputati proprio per verificare come l'ambiente potesse influenzare la rigenerazione dei tessuti, dato che "durante la rigenerazione il corpo è soggetto all'influenza di forze fisiche come i campi elettrici, i campi magnetici, i campi elettromagnetici e altri fattori biofisici". L'idea era quella di studiare la rigenerazione tissutale dei vermi piatti nello Spazio, per capire se questo ambiente potesse influire anche sulla cura delle ferite negli esseri umani. 

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Tuttavia i ricercatori non erano preparati a quello che avrebbero scoperto: si è sviluppato un verme a due teste. Facendo un passo indietro, questo esemplare era stato amputato sia della testa sia della coda. Restava solo un brandello di corpo con l'apparato digerente e la faringe. Da esperimenti terrestri era noto che da un frammento di questo tipo questi vermi rigenerano una testa e una coda, insomma tornano integri. In questo caso si sono sviluppate due teste.

Nel frattempo i vermi spaziali illesi si sono riprodotti mediante la "scissione trasversale", un metodo di riproduzione asessuale che secondo i ricercatori potrebbe essere stata causata dagli sbalzi di temperatura. Quando i vermi sono tornati sulla Terra Morokuma e colleghi hanno trascorso 20 mesi a confrontarli con un gruppo allevato in laboratorio, che aveva vissuto in condizioni identiche per tutto, tranne che per l'ambiente spaziale.

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La prima differenza che è emersa è che i vermi "spaziali" hanno avuto qualche difficoltà a riadattarsi all'ambiente terrestre: per un paio d'ore sono rimasti paralizzati, poi hanno ripreso a muoversi normalmente. Il verme a due teste invece si è ostinatamente rifiutato di tornare ad avere una sola testa: quando i ricercatori hanno tagliato entrambe le sue estremità, ha fatto ricrescere nuovamente una coppia di teste, a dimostrazione del fatto che lo Spazio ha permanentemente alterato il corpo di questo esemplare. 

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Il perché di questo comportamento non è noto ed è attualmente oggetto di studio.


Tom's Consiglia

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