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Recensione – Test D3300. L’ultima reflex entry-level di Casa Nikon offre un sensore DX (APS-C) ad altissima risoluzione, grande compattezza e semplicità d’utilizzo per gli appassionati alle prime armi.

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a cura di Tom's Hardware

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La Nikon D3300 vanta una sezione video di tutto rispetto, che permette di ottenere risultati di qualità pur con alcuni limiti tipici per questa tipologia di fotocamere.

Partiamo con i formati di registrazione supportati: Full HD a 50p, 25p e 24p, normale o in HQ (in base alla compressione), HD a 1280 x 720 a 50p e 640 x 424 a 25p. Scegliendo le impostazioni filmato manuali, si possono regolare il tempo di posa e la sensibilità ISO, come il livello di registrazione audio, che può tornare utile in quelle circostanze quando la regolazione automatica mal si addice alle specifiche condizioni di ripresa. Infine, gli effetti speciali sono applicabili parzialmente anche ai filmati.

I risultati finali, come potete vedere, non presentano fastidiosi artefatti digitali che spesso s'incontrano su alcune fotocamere; anche i movimenti sono fluidi, grazie ai 50 frame progressivi. Tutto bene, quindi, a patto… di non utilizzare l'autofocus!

La messa a fuoco automatica a rilevazione di contrasto non offre infatti i risultati sperati, sia per l'evidente fenomeno del focus hunting, sia per la lentezza e mancanza d'accuratezza ed infine per il rumore del motorino dell'obiettivo, che si sovrappone in maniera evidente all'audio registrato. Indispensabile quindi utilizzare un microfono esterno, visto che la D3300 è dotata della relativa presa mini-jack stereo da 3,5 mm.

Nikon ha in catalogo il modello stereo ME-1, ma per un risultato ottimale se ne consiglia uno ancora più direttivo, come ad esempio il MicW iShotgun:

Da ultimo, ricordiamo che il microfono incorporato nella macchina è monofonico.