Vince la lobby dei carrozzieri, no all'emendamento RCA auto

Ieri l'articolo 8 del decreto Destinazione Italia è stato stralciato. Riguardava la rivoluzione per l'RC Auto e la regolamentazione per la scatola nera. Vincono i carrozzieri indipendenti.

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a cura di Dario D'Elia

Nessuna scatola nera sulle auto. E quindi nessun sconto minimo del 7% sul premio assicurativo degli automobilisti. Ieri lo stralcio dell'articolo 8 dal decreto Destinazione Italia ha fatto esultare i carrozzieri italiani e lasciato stupiti milioni di italiani. Per altro con questa mossa è stata cancellata anche una parte dei regolamenti che riguardando la piattaforma telematica per pinzare gli automobilisti non-assicurati.

Ma cosa è successo esattamente? In pratica la norma conteneva alcune limitazioni che hanno fatto saltare il banco. Prima di tutto lo sconto sulla polizza auto, a seguito del montaggio della scatola nera, obbligava ad affidarsi in caso di sinistro ai carrozzieri segnalati dall'assicurazione.

Crash

Il risarcimento economico sostitutivo sarebbe diventato un'eccezione, e comunque avrebbe avuto bisogno di un testimone attendibile (a massimo tre giorni dall'incidente) e un tempo di prescrizione di massimo 6 mesi (contro i 2 anni attuali). Inoltre solo la visita presso i medici convenzionati avrebbe consentito un ulteriore sconto.

"Così viene impedita la riduzione delle tariffe, saranno i cittadini a pagare le conseguenze di questa decisione", ha commentato Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico. In verità secondo più parlamentari il decreto conteneva numerosi difetti, ma resta la sostanza. "Si è persa un’occasione per ridurre i premi e per contrastare illegalità ed evasione", ha dichiarato l'ANIA, l'associazione di categoria.

Brindano invece i carrozzieri indipendenti, convinti del fatto che le assicurazioni sarebbero riuscite a definire in autonomia costi standard magari sganciati dalla realtà del mercato. E questo a prescindere o meno di essere convenzionati: la cifra erogata sarebbe stata sempre la stessa.

In sintesi si è trattata di un'occasione mancata. C'è da sperare almeno in una nuova proposta di legge che comunque affronti la questione.

In ogni caso i punti a non tornare sono molti. Su tutti non è chiaro perché in ambito assicurativo-medico si faccia ampio uso di tariffari e in quello automobilistico debba essere considerato un tabù. Ma non parlate di lobby dei carrozzieri. Sarebbe da ridere se esistesse davvero…