Virgin Media ha deciso di sposare la cosiddetta Dottrina Sarkozy, quindi collaborare con le major e sanzionare in qualche modo gli abbonati che violano le norme sul copyright. In qualità di ISP, ogni volta che riceverà una segnalazione di violazione dalle major discografiche o cinematografiche, avvierà una procedura di alert (richiamo). La prima volta l'utente riceverà una comunicazione scritta; la seconda volta il servizio verrà temporaneamente sospeso; la terza volta il contratto verrà rescisso.
"Abbiamo parlato a lungo con le associazioni dei detentori dei diritti su come uno schema volontario di intervento potesse funzionare", sostiene Virgin Media. BPI (British Phonographic Industry) è convinta che gli ISP non possano più temporeggiare; anche il Governo pare condividere questa linea.
E così dopo la scelta giapponese, il progetto di intercettazione e ispezione dei pacchetti dati di AT&T, ecco il nuovo corso di Virgin Media.
In Italia, com'è risaputo, il Garante per la privacy ha ribadito che la rilevazione degli IP con software specifici è illegale.