Virus Shield per Android era una truffa: Google beffata

Un'applicazione truffaldina è arrivata al primo posto in classifica sul Play Store.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Una figura meschina per Google quella di Virus Shield, che era la prima applicazione in classifica tra quelle a pagamento. Con una valutazione media di 4,7/5 e oltre 10.000 download pagati 4 dollari l'uno, era anche una truffa totale.

Virus Shield è, o meglio era, infatti un falso antivirus venduto a 3,99 euro. Google ora ha rimosso questa app, che tuttavia è riuscita a ingannare migliaia di persone che hanno cercato "antivirus" o termini simili sullo store e l'hanno poi comprata.

La descrizione diceva che Virus Shield era in grado di prevenire l'installazione di applicazioni pericolose, di esaminare il dispositivo in tempo reale e di proteggere le informazioni personali. Tutto con un impatto minimo sull'autonomia. Fantastico, bellissimo, strabiliante! E falso quanto un'amicizia su Facebook.

L'unica cosa che faceva quest'app, infatti, era caricare un'immagine diversa: si toccava il comando e in un attimo sembrava che fosse tutto risolto, perché c'era un tranquillizzante scudo sullo schermo. Nient'altro, come dimostra l'analisi dei file pubblicata su GitHub.

La truffa è stata senz'altro un successo, ottenuto grazie anche alle false recensioni e a qualche falso acquisto, fatto per far crescere velocemente il numero di download. L'autore, già noto imbroglione in alcuni forum, ci ha guadagnato qualche migliaio di dollari con pochissimo sforzo. C'è chi ha fatto di meglio vendendo la fontana di Trevi ai turisti, certo, ma anche l'autore di Virus Shield se l'è cavata benino.

"Sfortunatamente", scrive Michael Crider su Android Police, "la natura aperta del Play Store implica che persone senza scrupoli possono trarne vantaggio". E in effetti di applicazioni fasulle se ne trovano a bizzeffe, e questo fatto di per sé non sarebbe una novità. Che un inganno simile arrivi tuttavia in cima alla classifica senza che nessuno se ne accorga non fa certo onore a Google. Anzi, non è da escludere che qualcuno chieda di essere rimborsato, e magari ci sarà anche una class action.

Google è senz'altro in una posizione difficile, perché la soluzione dovrebbe essere irrigidire le regole del Play Store – oggi i filtri sono minimi – ma così facendo si andrebbe proprio verso quella chiusura tipica dei concorrenti e odiata nel mondo open source a cui Android appartiene. Un dilemma difficile da affrontare.

Se non altro però si potrebbero almeno controllare con più attenzione quelle applicazioni che crescono in fretta, com'è stato il caso di Virus Shield, e le prime in classifica per ogni categoria. Ognuno di noi può dare il proprio contributo in questo sforzo, segnalando applicazioni inadeguate come questa.

Nel frattempo, se proprio volete comprare un software di sicurezza per lo smartphone, forse è meglio affidarsi ai marchi più noti – ma anche in questo caso è bene fare attenzione che si stia scaricando davvero l'applicazione ufficiale di Kaspersky, Norton, Bitdefender e così via. Anche in questi casi infatti non manca chi usa senza permesso il logo di queste aziende per scopi non proprio cristallini.