Viviamo in un mondo a quattro dimensioni?

Siamo esseri a quattro dimensioni anche se non ne siamo consapevoli? Leggete "La quarta dimensione" per scoprirlo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Se la quarta dimensione esiste, allora sono possibili due alternative. O noi stessi possediamo la quarta dimensione, cioè siamo esseri quadridimensionali, oppure possediamo solo tre dimensioni e in tal caso non esistiamo affatto.

Oggi vi propongo un libro indirizzato a chi di voi ha interesse per la matematica e per la fantasia, e ha una spiccata capacità d'immaginare qualcosa di diverso. È un racconto appassionante ma puntuale e preciso dal punto di vista scientifico, che media in maniera eccellente fra un testo scientifico e un racconto. Sembra molto difficile ottenere un risultato simile, per questo se leggerete "La quarta dimensione. Un viaggio guidato negli universi di ordine superiore" rischierete di diventare molto più esigenti nelle pretese che avrete quando sceglierete un libro a carattere scientifico.

quarta dimensione

Io mi ci sono imbattuta grazie alla segnalazione acuta di un lettore di questa rubrica a seguito della recensione di Flatlandia. L'argomento infatti è la quarta dimensione, quella a cui Edwin Abbott ha cercato di prepararci creando un mondo fantastico a due dimensioni. E in effetti per certi versi è una sorta di proseguo ideale di Flatlandia: in moltissimi passaggi ritroviamo il Quadrato, che è lo spunto scelto da Rudy Rucker per indagare sull'esistenza o meno della quarta dimensione.

Da una parte leggerete le avventure che secondo Rucker il Quadrato potrebbe avere vissuto dopo l'epilogo di Abbott, dall'altra avrete informazioni e spunti su cui riflettere per trovare delle possibili risposte all'esistenza della quarta dimensione.

E rifletterete sull'idea che "potremmo essere esseri a quattro dimensioni e che siamo volti verso la terza dimensione con uno solo dei nostri lati, cioè solo con la minuscola porzione del nostro essere. Solo questa parte di noi vive in tre dimensioni, e noi siamo coscienti solo di questa parte del nostro corpo. La parte maggiore del nostro essere vive nella quarta dimensione, ma di questa parte maggiore siamo inconsapevoli".

Ho divorato questo libro in pochi giorni perché l'ho trovato geniale sotto molti punti di vista. Il primo è proprio quello di avere ripreso le avventure del Quadrato, a cui credo tutti i lettori di Flatlandia si siano affezionati. Il secondo è di avere fatto una ricerca accurata per l'ampia selezione di citazioni – scientifiche e non – che intervallano il racconto aggiungendo punti di vista e riflessioni di personaggi celebri.

Il più importante è che le nozioni scientifiche necessarie per intraprendere questo viaggio non mancano (Relatività, fisica quantistica, eccetera) ma sono ben distribuite in un testo scorrevole e amabile che le rende accessibili anche a chi non è interessato alla lettura di un saggio di Fisica nel senso stretto del termine.

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Inoltre, ai più scafati Rucker ha dedicato un gran numero di box in cui pone piccoli problemi da risolvere, che riprendono le tematiche trattate nel testo. Si tratta di quesiti che richiedono la padronanza di quegli strumenti che non sono indispensabili per la comprensione del testo, ma che si rivelano tali per questi stimolanti intermezzi ludici. Da buon enigmista l'autore illustra poi tutte le soluzioni nel capitolo finale, ma provate almeno a lambiccarvi il cervello prima di sbirciare le risposte!

Il libro è inoltre zeppo di schizzi che aiutano a comprendere al volo quello che descrive a parole. E che dire poi della versione del cubo di Necker che l'autore propone di costruire con tanto di istruzioni? È stato un passatempo decisamente divertente.

La morale è che se tutti i matematici scrivessero come Rudy Rucker non smetterei mai di leggere i loro libri. Scommettiamo che vi piacerà? Intanto vi lascio con uno dei problemi che propone, e buona fortuna!

Non solo i viaggi FTL (Faster-than-light) consentono i viaggi nel tempo; vale anche il contrario: i viaggi nel tempo consentono i viaggi FTL. Dati un razzo e una macchina del tempo, come si può inviare una sonda che faccia il giro di tutta la galassia e che torni indietro lo stesso giorno?

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