Vodafone potrebbe acquisire Fastweb oppure Telecom

Vodafone potrebbe essere a un passo dall'acquisto di Fastweb.

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a cura di Dario D'Elia

Vodafone sembra profilarsi in queste ore come la candidata perfetta per l'acquisizione di Fastweb. Le voci di corridoio si rincorrono e l'attuale amministratore delegato di Vodafone Italia e della Regione Sud Europa, Paolo Bertoluzzo, non nega la possibilità a priori.

Nel weekend scorso, durante il workshop Ambrosetti in corso a Villa d'Este di Cernobbio, è stato chiaro. "Abbiamo certamente grande stima dell'azienda e valuteremo le opportunità che si presenteranno, le compatibilità con la nostra strategia e le condizioni di prezzo".

A chi farà la corte Vodafone?

Vodafone, a seguito della cessione della quota di Verizon Wireless che frutterà circa 130 miliardi di euro, può permettersi acquisizioni di un certo peso. Il suo "Project Spring" andrà sicuramente in questa direzione e certamente non si può escludere un maggiore impegno nel settore residenziale.

"Non commentiamo operazioni specifiche ma è evidente che la rete fissa è diventata core nella nostra strategia, tant'é vero che in 5 anni per la rete fissa abbiamo investito in Italia 2,5 miliardi di euro e che abbiamo servizi in fibra a Milano con Metroweb e offriamo servizi in fibra in altre 27 città italiane al pari di Telecom Italia", ha aggiunto Bertoluzzo.

"Di sicuro Vodafone sarà parte attiva del consolidamento nella convinzione che il futuro del mercato lascerà spazio ancor più di oggi a grandi operatori con grandi capacità di investimento ma anche con una strategia e una visione di lungo periodo".

Paolo Bertoluzzo

I mercati extra-europei sono appetibili ma è nel Vecchio Continente che si potranno fare i grandi affari. "A parità di bacini di utenza, negli Usa ci sono solo 4 operatori di telefonia mentre in Europa ce ne sono una trentina con regole diverse per ognuno dei 27 Paesi: questa frammentazione è un'anomalia che non fa bene al mercato e non fa bene ai consumatori e che va superata con un processo di aggregazione di cui si vedono i primi segnali. Questo vale per l'Europa e vale per l'Italia".

Diversi analisti sostengono che vi sia altre opzioni sul piatto. La più ardita è quella che riguarda Telecom Italia. Nel caso in cui Telefonica, Generali, Intesa Sanpaolo e Mediobanca dovessero sfilarsi dalla holding Telco - ipotesi assai probabile - il colosso inglese potrebbe approfittarne. I recinti antitrust potrebbero essere superati con la contemporanea cessione della divisione mobile a 3 Italia (H3G) e della rete nazionale a una governance decisa dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Siamo ai limiti della fantascienza, anche perché una Telecom Italia senza rete e TIM avrebbe un valore discutibile. In ogni caso tra dieci giorni ci sarà il consiglio di amministrazione fiume di Telecom Italia che lascerà intendere il futuro dell'azienda. E quello del mercato italiano. Sommovimenti compresi.