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a cura di Elena Re Garbagnati

Mercurio è ritenuto uno dei pianeti scientificamente più interessanti del Sistema Solare, anche più interessante di Marte. Per questo nella prossima programmazione decennale delle missioni (dal 2023 al 2032) a molti scienziati piacerebbe che la NASA inserisse anche un lander per Mercurio. Avete capito bene: una sonda robotica che non si limiti a osservare il pianeta da lontano, ma che ci atterri sopra.

I crateri al Polo di Mercurio, foto NASA Messenger

I crateri al Polo di Mercurio, foto NASA Messenger

Per ora si tratta solo di un grande desiderio, perché la fattibilità di un progetto del genere è decisamente bassa e le probabilità di insuccesso altissime. Gli ostacoli sono molti. Prima di tutto, con i dati attualmente disponibili non è possibile stabilire o anche solo ipotizzare un sito di atterraggio: a questo proposito potrebbero essere preziosissime le informazioni che arriveranno da Bepi Colombo, ma non prima del 2025: un po' tardi perché si possa pianificare, progettare e spedire un lander entro il 2032.

Mercurio   illustrazione grafica

Mercurio, illustrazione grafica

Secondo perché, anche ammesso di avere stabilito un sito di atterraggio, con le tecnologie attuali servirebbero tre missili per arrivare su Mercurio: uno per uscire dall'atmosfera terrestre, uno per andare dalla Terra a Mercurio e uno per atterrare sul pianeta, perché non c'è un'atmosfera che possa in qualche misura  rallentare il lander nella discesa. Ricordiamo infatti che Mercurio non ha una vera e propria atmosfera, ma quella che gli scienziati chiamano esosfera, come la luna e altri corpi nel Sistema Solare.