Votazioni online per il Movimento 5 Stelle: le Parlamentarie

Il Movimento 5 Stelle ha indetto le Parlamentarie: le prime votazioni online per designare i candidati alle prossime elezioni politiche. Possono voltarli solo gli iscritti all'M5S dal 30 settembre 2012.

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a cura di Dario D'Elia

Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle hanno indetto le Parlamentarie, ovvero le votazioni online per designare i candidati delle future liste elettorali. Si tratta di un'iniziativa piuttosto rivoluzionaria per l'Italia non solo per i suoi contenuti tecnologici ma anche perché ridefinisce i confini tra democrazia, Rete e politica.

"Tutti coloro che hanno accettato (sono 1400, NdR.) la candidatura si sono in precedenza presentati alle elezioni comunali o regionali per il M5S, non hanno precedenti penali, non sono in carica come sindaci o consiglieri, non hanno fatto due mandati", riporta il blog di Beppe Grillo. Massima trasparenza insomma per una consultazione che si terrà da oggi fino a giovedì 6 dicembre, dalle 10.00 alle 17.00 di ogni giorno (martedì fino alle 21.00 e giovedì fino alle 20.00).

Parlamentarie

Per votare bisognerà essere iscritti all'M5S almeno dal 30 settembre e aver inviato i propri documenti digitalizzati. "Ogni votante ha a sua disposizione tre preferenze da attribuire a candidati della sua circoscrizione elettorale, al cui elenco viene indirizzato al momento del voto", continua la nota del movimento. "Il voto non costerà nulla. Il M5S è un movimento no profit. Ogni candidato dispone di una pagina elettorale con le informazioni anagrafiche, il curriculum e una sua presentazione che può essere consultata prima delle votazioni".

L'iniziativa dell'M5S è un esempio di democrazia diretta che punta ad accorciare la filiera rappresentativa. Non è il partito o il movimento che designa i canditati bensì il popolo stesso. È verosimile pensare che il coordinamento nazionale abbia avuto voce in capitolo sulla composizione della lista, ma certamente in modalità inferiore rispetto a quanto oggi avviene nei comuni partiti.

"Non ci saranno nominati in Parlamento, ma cittadini che possono entrare come portavoce nella macchina dello Stato per renderla trasparente e democratica", prosegue la nota. "Il percorso per arrivare al voto online è stato complesso, può essere che ci siano stati degli errori, che qualcuno per i motivi più diversi non sia riuscito a candidarsi o che si sia candidato senza averne i requisiti, in questo ultimo caso vi prego di segnalarlo".

La Parlamentarie sono senza dubbio interessanti anche per comprendere il rapporto tra i numeri del popolo votante online e le stime dei sondaggi politici che danno oggi il M5S al 19,4% (SWG ottobre 2012). Insomma, qualche milione di voti online potrebbe dimostrare che l'Italia è già matura per iniziative digitali politiche. Form online per referendum, iniziative legislative su proposta popolare o petizioni potrebbero davvero cambiare il volto della politica italiana. A prescindere dalle considerazioni ideologiche non è comunque un argomento banale.