WALK-MAN al DARPA Robotics Challenge: tutti a tifare per il robot italiano

Venerdì 5 e sabato 6 giugno vi saranno le finali del DARPA Robotics Challenge. Il robot italiano WALK-MAN cercherà di conquistare la corona di miglior "umanoide" per le emergenze.

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a cura di Dario D'Elia

Sabato tutti a tifare WALK-MAN, altro che Juventus. Con tutto il rispetto per la Champions League, tra venerdì e sabato vi saranno le finali mondiali del DARPA Robotics Challenge a cui parteciperà anche il nostro robot sviluppato dall'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova.

walk man

A distanza di quasi 3 anni dai "preliminari" siamo giunti alla finale di Pomona (California). 24 robot provenienti dai centri di ricerca più importanti del mondo si sfideranno per conquistare il premio DARPA come migliore cyborg di assistenza in caso di disastri naturali o emergenze. Il team vincente riceverà 2 milioni di dollari, al secondo 1 milione di dollari, al terzo 500mila dollari.

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"Le tecnologie emergenti dal DRC trasformeranno il campo della robotica e spingeranno in avanti lo sviluppo di robot con capacità di autonomia nelle attività operative in zone pericolose colpite da disastro", si legge sulla pagina ufficiale.

Le prove che dovrà superare il nostro WALK-MAN per conquistare la corona sono otto. Esattamente camminare e operare in autonomia, salire scale e superare altri ostacoli, aprire porte e girare valvole, manovrare utensili da lavoro, guidare un veicolo tipo Ranger. Non si tratterà solo di superare i test ma anche di dimostrare che software e interfaccia di controllo, nonché strategia, sono adeguati agli scenari. Per altro saranno previste anche interruzioni delle comunicazioni per rendere più veritiera ogni simulazione di emergenza.

WALK-MAN è un robot umanoide alto 1,85 metri per 120 Kg, realizzato in Ergal (90%), titanio (8%), ferro e plastica, costruito in soli 10 mesi. Sulla schiena è posizionata una batteria di 2 KWh che gli permette di compiere attività in autonomia per almeno 2 ore. Nella testa ha telecamere e uno scanner laser tridimensionale. Il movimento del corpo è gestito da circa 40 schede di controllo, 4 sensori di coppia di forza (2 nelle caviglie e 2 nei polsi), 33 motori che uniscono i vari giunti e 2 accelerometri per regolare l'equilibrio. Due computer (con processore Intel i7 quad core) controllano la visione, la percezione e il movimento. L'architettura software è basata su piattaforma YARP (codice sviluppato da IIT per l'umanoide iCub), con integrazioni di ROS e Gazebo.

team

I motori di WALK-MAN integrano in un unico modulo "click-on" sensori di coppia, forza e posizione. La loro potenza è di 2,8 KW e del tutto paragonabile alla potenza che sprigiona il robot Atlas, il robot idraulico sviluppato dalla stessa DARPA. I giunti delle gambe di WALK-MAN possono raggiungere una forza di torsione di 250 Nm e velocità di rotazione di 11-12 radianti/secondo. Altra peculiarità del robot sono il busto ruotabile di 180 gradi e le braccia retrovertibili, una soluzione che permetterà a WALK-MAN di sollevarsi da terra nell'eventualità di una caduta.

Appuntamento a venerdì e sabato per tifare WALK-MAN, l'unico italiano tra statunitensi, tedeschi, sudcoreani, giapponesi e cinesi.