Warner Bros cancella a caso i file su Hotfile

Hotfile ha denunciato Warner Bros per aver cancellato per lungo tempo applicazioni di ogni genere senza averne diritto. Lo strumento anti-pirateria messo a disposizione dovrebbe essere usato con perizia non per favorire i propri affari.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Warner Bros è stata denunciata da Hotfile, uno dei più noti servizi di file hosting, per frode, violazione delle normative sul copyright e negligenza. Insomma, dopo essere stata costretta nell'angolo dalla MPAA (Anche Hotfile.com denunciato, file hosting a rischio), la nota piattaforma di condivisione file ha deciso di reagire.

A prescindere dall'esito della querelle legale, Warner Bros ne esce davvero male. Ma andiamo per ordine e teniamo le "lingue di menelick" per dopo. Nel rispetto del Digital Millennium Copyright Act, Hotfile da qualche anno ha messo a disposizione delle major cinematografiche uno strumento di accesso privilegiato (anti-piracy takedown tool - SRA) alla piattaforma che consente di eliminare i file pirata dai server

Hotfile

Ora, è evidente che l'unica richiesta minima è di essere detentore dei diritti dei file. Cosa hanno fatto invece quei furboni della Warner Bros? Hanno iniziato a cancellare un po' di tutto, comprese demo dei giochi e software open source. 

Ebbene, pare che qualcuno a Hollywood abbia scelto un'applicazione così tonta che non riusciva a capire la differenza tra il film "The Box", il libro "Cancer: Out Of The Box" di Ty M. Bollinger e lo show televisivo della BBC "The Box that Saved Britain". Chissà perché uno si immagina tecnologie all'avanguardia per spazzare via la pirateria e poi magari dietro a una porta ci sono Pietro Gambadilegno e Trudy che giocano a carte.

Il team anti-pirateria della Warner

L'aspetto ulteriormente ridicolo della vicenda è che Hotfile aveva comunicato a Warner Bros quel che stava accadendo. Ma a Hollywood probabilmente avevano altro da fare più che badare a questi dettagli, e anzi qualcuno nella stanza dei bottoni sembrava aver iniziato a precederci gusto. 

Ma ecco il colpo di scena. A inizio 2010 Warner propone a Hotfile di sostituire i file che normalmente cancella con link che portano a una piattaforma di vendita film. "Warner aveva un motivo economico per travisare", sostiene Hotfile. L'idea era semplice: più file cancello, maggiori sono i potenziali di introito e di visibilità dei miei titoli. 

Per tutti questi motivi l'unica via percorribile è sembrata quella legale: l'obiettivo è ottenere un risarcimento. Senza contare un'ingiunzione permanente che obblighi Warner a controllare tutti i file che vuole cancellare dai server.

Incredibile.