Washington spia i leader del mondo e la gente comune

Emergono nuove prove di come la NSA spii attivamente le attività di almeno 122 leader mondiali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La NSA ha attivamente spiato 122 leader mondiali, tra cui Angela Merkel (Germania), Alvaro Uribe (Colombia), Bashar Al-Asad (Syria), Yuliya Tymoshenko (Ucraina) e altri. A rivelarlo è ancora una volta la rivista tedesca Der Spiegel, grazie ai documenti forniti da Edward Snowden.

Le prove acquisite rivelano che il sistema di spionaggio dedicato ai politici del mondo si chiama Nymrod, ma vi si possono rintracciare solo undici dei 122 nomi. A quanto pare è progettato per estrarre e attribuire testi in modo automatico, pescandoli anche da telefonate e posta elettronica.

I documenti citati non raccontano alcuna novità sostanziale ma tuttavia rafforzano ulteriormente il "peso" dello spionaggio globale. Uno spionaggio che ancora una volta appare strumento politico ed economico, non solo arma contro il terrorismo come ci è stato raccontato più volte.

Un'altra cosa che la NSA ha affermato più volte è che la raccolta di metadati non viola la privacy e non permette di profilare le persone individualmente. Un'altra falsità dimostrata dalla redazione di Ars Technica: uno dei giornalisti si è prestato a un tracciamento completo per undici giorni, partendo dai dati di login al sito stesso.

Poi i dati sono stati dati in pasto a un esperto in sicurezza, Nicholas Weaver, che ha scritto un programma per analizzarli. È così stato possibile tracciare le attività lavorative di Cyrus Farivar (il giornalista), i suoi spostamenti, la VPN che usa. Usando la posizione presente nei metadati si è potuto determinare l'indirizzo di casa e gli altri luoghi dove si è trovato. I dati dicono anche quali articoli Cyrus ha letto online e per quanto tempo.

"Se io fossi stato Google (o la National Security Agency) avrei già un grande database di corrispondenze tra indirizzi IP ed edifici, e tante altre informazioni relative all'indirizzo IP", ha aggiunto Weaver, per poi aggiungere che un "avversario" più forte e determinato come la NSA avrebbe senz'altro accesso a informazioni ancora più abbondanti e dettagliate.

"Una cosa che sappiamo" continua il ricercatore, "è che la NSA mette in relazione i cookie con il nome utente", quindi è sufficiente la richiesta di un sito come YouTube o Yahoo, che mostrano in chiaro l'ID utente. "Ecco perché la NSA ha preso di mira il circuito pubblicitario di Google" dice Weavere: è uno strumento che permette d'individuare l'utente X in un certo luogo. L'archiviazione e l'analisi dei metadati, inoltre, è anche una cosa piuttosto economica - nell'ordine delle migliaia di dollari, decine di migliaia al massimo.

L'unica buona notizia, aggiunge Cyrus Farivar, è che gli strumenti per la protezione della privacy (VPN, Tor e altri) rendono un po' più difficile lo spionaggio. "Il tuo account su Ars non mi ha detto nulla di nuovo sul sito", conclude Weaver, "ma mi dice come lavori, dove vai e quando sei attivo. Ecco perché tutti dicono che i metadati sono sorveglianza".