WhatsApp nelle mani di Google per 1 miliardo di dollari?

Digital Trends ha svelato una trattativa in atto tra Google e WhatsApp. Si parla di un'acquisizione da circa 1 miliardo di dollari. L'integrazione con Google Babel sarebbe perfetta.

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a cura di Dario D'Elia

Google potrebbe acquisire WhatsApp per circa 1 miliardo di dollari. Secondo indiscrezioni le trattative sarebbero state avviate 4-5 settimane fa. Digital Trends è entrata in contatto con una fonte autorevole che probabilmente lavora per una delle due aziende.

Prevedibile l'interesse del colosso statunitense considerato il successo della famosissima app mobile. Com'è risaputo si tratta di uno strumento gratuito per scambiare messaggi di testo, attivare chat di gruppo, condividere file, nonché geo-taggarsi. Necessita di una connessione web o Wi-Fi, ed è disponibile per iOS, Android, BlackBerry OS, BlackBerry 10, Nokia Serie 40, Nokia Symbian e Windows Phone. Di fatto WhatsApp è uno dei principali responsabili del crollo del mercato SMS: il 31 dicembre 2012 ha superato i 1550 miliardi di messaggi scambiati.

 Google WhatsApp

Da tempo si vocifera di un potenziamento del progetto Google Babel, la chat unificata per tutti i servizi online dell'azienda. Però manca il valore aggiunto: forse WhatsApp potrebbe rappresentare l'elemento di svolta. Tanto più che è già presente in più di 100 paesi e 750 network mobili.

Infine non si può dimenticare il modello di business già maturo, figlio di numerosi accordi con gli operatori mobili e la decisione di chiudere la porta alla pubblicità. Insomma, è una società che fa gola e non a caso l'anno scorso di parlò anche di un interessamento da parte di Facebook.

"La pubblicità non è solo un’interruzione dell’estetica, è un insulto alla vostra intelligenza e un'interruzione dei vostri pensieri. In ogni azienda che vende pubblicità, una porzione significativa del team ingegneristico trascorre la giornata perfezionando i sistemi di estrazione dati, scrivendo codici più accurati per raccogliere i vostri dati personali, aggiornando i server che contengono tutti i dati e verificando che tutto sia registrato, riunito, suddiviso, confezionato e spedito…", scrivono i fondatori di WhatsApp sul sito ufficiale.

"Il risultato? Un banner pubblicitario leggermente diverso, più mirato, nei vostri browser o sugli schermi dei vostri cellulari. Ricordate: quando si parla di pubblicità, il prodotto siete voi, gli utenti".