Whatsapp per dialogare gratis con il trasporto pubblico

Brescia rappresenta una delle avanguardie del servizio al cliente sul fronte dei trasporti pubblici. Da qualche mese è a pieno regime il canale Whatsapp che permette di ottenere informazioni su orari, prezzi e ritardi.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Che mondo quello dove con Whatsapp – quindi gratuitamente – messaggi con il trasporto pubblico e ottieni immediatamente risposta su ritardi, orari o costi dell'abbonamento. Si tratta di una dimensione all'impronta della comodità e dell'efficienza che da qualche mese, a pieno regime, fa la felicità dei cittadini bresciani. È partito tutto in sordina a maggio; adesso grazie alla nota app di messaggistica e 4 centraliniste di Brescia Mobilità fila tutto liscio.

Si possono domandare gli orari di una specifica linea, l'ultima corsa verso un ospedale, il modo migliore per raggiungere un luogo, eccetera. "Ormai viaggiamo sulle 30-40 chat al giorno, gli utenti chiedono orari e modifiche al servizio ma fanno anche segnalazioni allegando foto così che noi possiamo intervenire subito", ha spiegato l'azienda a La Repubblica.

Brescia Mobilità

La piccola SpA in mano al Comune di Brescia è fra le prime in Italia ad aver scoperto il potenziale di Whatsapp, ma entro Natale ne seguiranno l'esempio l'Atac di Roma, l'Atb di Bergamo, l'Anm di Napoli e anche l'Amat di Palermo. Nel resto del mondo la prassi è ormai consolidata, almeno nelle grandi città.

"È finita l'era dei siti vetrina, i consumatori sono diventati più potenti, chiedono voce e pretendono conversazione e attenzione", sostiene Annalisa Galardi, docente di Comunicazione pubblica e d'impresa all’Università Cattolica di Milano. "Prima un'azienda di servizi pubblici poteva fare una bella campagna con un'agenzia creativa ed era a posto, oggi se trovi un blogger attento in rete la tua social reputation se ne va a farsi friggere. E la comunicazione non la fanno più solo le SpA, non è più un sistema one way, nell’era della velocità il cittadino chiede relazione coi suoi tempi, quando vuole lui".

Si chiama "social collaboration" e tira in ballo Facebook, Twitter e altri strumenti. A Roma in cinguettii già oggi servono per l'assistenza in tempo reale, mentre a Torino per informazioni e reclami ci si affida ancora all'SMS. Già, il buon vecchio SMS. Un pezzo di modernariato tecnologico.