Wikipedia del turismo per spazzare via Lonely Planet?

Wikimedia Foundation entro l'estate deciderà se dar vita a un unico progetto di wiki per il turismo e i viaggi. Oggi esistono già Wikitravel e Wikivoyage ma sembrano due progetti mai decollati del tutto.

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a cura di Dario D'Elia

Wikimedia Foundation sta pensando a un'unica Wikipedia dedicata ai viaggi e al turismo. Nelle prossime settimane la comunità online internazionale si confronterà per decidere se sia il caso di avviare questo nuovo progetto online. Immaginare però una sorta di TripAdvisor con migliaia di destinazioni, commenti, consigli, recensioni e tutto il resto il stile wiki dovrebbe preoccupare non poco l'editoria specializzata.

Oggi Wikitravel, che si definisce come "un progetto per creare una libera, completa, aggiornata e modificabile guida turistica mondiale", sembra essere un po' spompato. Non solo sussiste un problema economico ma anche di sviluppo e supporto tecnico. Wikivoyage, che di fatto è uno spinoff di Wikitravel dal 2006, potrebbe ritornare all'ovile forte di 12mila articoli in tedesco e 24mila in italiano.

In viaggio con Wikimedia

Insomma, si sta pensando a un'unica wiki che sgombri il campo da cloni e progetti paralleli. E per primi a chiederlo sono gli stessi redattori della comunità Wikitravel, piuttosto scottati dall'acquisizione nel 2005 da parte dell'editore Internet Brands. Ha comprato ma invece di investire come ha fatto con FlyerTalk, CruiseMates e BikeForums ha lasciato tutto com'era, e così oggi la piattaforma è vecchia e inutilizzabile.

La forza di una wiki comunque è nella collaborazione e nelle esperienze condivise: questo l'elemento di vantaggio rispetto alle guide tradizionali. Cosa che per altro dovrebbe preoccupare i prodotti editoriali istituzionali considerando la diffusione del "turismo fai-dai-te".

In ogni caso il progetto non è dato per certo. Jay Walsh di Wikimedia Foundation sostiene che solo la community deciderà sulla questione. Jani Patokallio, amministratore di Wikitravel, invece dà per scontato l'esito del confronto: si farà perché tutti lo vogliono.

L'unico limite è dato dal fatto che la Fondazione supporterà eventualmente la prima fase di sviluppo, ma non sarà in grado di fare molto di più quindi la comunità dovrà poi procedere in autonomia.

"Il rapporto tra un progetto e la Fondazione è piuttosto semplice. Noi sosteniamo i nostri progetti, li rendiamo attivi e funzionanti e generalmente lasciamo le operazione e la crescita ai nostri volontari. Il supporto di base consueto continuerà fino a quando il progetto sarà vivo e attivo", ha ricordato Walsh.