Wildix al primo UCC Summit, la parola d'ordine è evolvere

All'UCC Summit di Barcellona Wildix ha voluto dire la sua sull'attuale situazione dei System Integrator e sui modelli di business dei vari carrier.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Lo scorso 18-19 febbraio si è tenuto il primo UCC Summit, sponsorizzato da Wildix. Al World Trade Center di Barcellona il mondo delle Unified Communication si è riunito per fare il punto sulla categoria dei System Integrator, professionisti IT che oggi devono affrontare nuovi trend del mercato.

Wildix è una realtà italiana che mira a diventare leader nel settore, caratterizzata dalla particolare attenzione che pone nell'ecosistema dei partner (più di 500 nel mondo e 150 in Italia), responsabili del 100% dei guadagni dell'azienda.

Il summit ha contato oltre 400 aziende partecipanti, provenienti da tutta Europa. Sul palco Steve Osler, co-fondatore e CEO di Wildix, ha spiegato come si debba cambiare per restare competitivi in un mercato in continua evoluzione.

Evolvere in Managed Service Provider per restare competitivi

Steve considera il mercato come una giungla dove si deve sopravvivere. La sua visione è molto netta, tanto da affermare che "le compagnie che non investono in ricerca e sviluppo sono già morte". A tal proposito, per il World Trade Center giravano dei "simpatici" zombie con al collo un cartello con la dicitura "walking dead vendor".

Secondo il CEO i vari carrier non si interessano dei clienti, non gli importa che siano soddisfatti. C'è una guerra di prezzi e vince chi lo abbassa di più, non importa la qualità del servizio.

"L'effetto Amazon" ha dichiarato Osler "ha prodotto la quasi totale disintermediazione tra la domanda e l'offerta. Per questo non è più sostenibile essere puri Reseller di prodotti altrui. E chi fa ancora da semplice intermediario, combatte una guerra di prezzi che non porta margini e quindi guadagni".

Al giorno d'oggi praticamente nessuno si rivolge ad un'azienda di System Integrator perché vuole un nuovo centralino. In realtà vengono richiesti strumenti per incrementare il proprio business, ed è per questo che i System Integrator devono evolvere in Managed Service Provider e vendere le proprie competenze come parte integrante della soluzione.

Wildix organizza anche dei corsi di formazione in proposito, pensati proprio per formare i Managed Service Provider e renderli autonomi fornendo tecnologie e competenze adeguate. "Portare valore al cliente" spiega Steve "è il punto di partenza su cui lavorare per dare specializzazione ad una categoria di operatori che vendono soprattutto le proprie competenze come un servizio".

La presenza sul territorio italiano

Grazie ad una partnership stretta con Vitrociset e alla vincita di un bando pubblico, Wildix ha migrato l'infrastruttura di Inps sulla propria rete tecnologica, offrendo una soluzione integrata che permette ai vari utenti di accedere a funzioni avanzate per gestire telefonate, chat, videocomunicazione, condivisione schermo, rubrica condivisa e tanto altro da PC, smartphone e telefono fisso attraverso un unico numero. L'accordo con Inps è quadriennale, coinvolge 45 mila utenti ed è già stato rinnovato.

Oltre ad Inps, Wildix ha ottenuto dei contratti anche con Autostrade per l'Italia e con il Ministero degli Affari Esteri per la creazione della loro nuova infrastruttura di comunicazione.

I nuovi prodotti

Dimitri Osler, fratello di Steve e CTO di Wildix, è salito sul palco insieme a Vasiliy Ganchev, Team Leader dello sviluppo VoIP, per presentare la nuova gamma di prodotti che l'azienda offre ai suoi partner. Tra le varie novità presentate spicca Wizyconf, il primo sistema di web conference professionale e facile da usare, basato su WebRTC e sul sistema operativo Chrome OS.

Il cuore di Wizyconf è un Intel Core i7-7700. Wildix ha deciso di affidarsi proprio a Chrome OS per tre motivi: sicurezza, facilità e semplicità. Secondo Dimitri infatti il sistema operativo di Google è allo stesso tempo a prova di hacker e facile da usare grazie alla sua interfaccia browser.

Wizyconf supporta fino a tre schermi 65" con risoluzione 4K ed è dotato di due telecamere, una 4K con autofocus e angolo di visione di 120 gradi e una PTZ ad alta risoluzione con zoom ottico 12x (16x digitale).

L'audio è catturato da microfoni di alta qualità, gli stessi usati negli studi di registrazione, che garantiscono un suono fedele e coprono un'area di circa 60 metri quadri. Possono anche essere appesi al soffitto, così da andare incontro alle esigenze estetiche delle sale riunioni dirigenziali.

Degno di nota anche Supervision, un nuovo telefono progettato per i Top Manager dotato di WiFi dual band, speaker stereo hands-free e Android 5.1. A prima vista l'utilizzo di una versione di Android così vecchia potrebbe far sorgere qualche domanda, ma Dimitri ci ha spiegato la necessità di usare una piattaforma "già rodata" per assicurarsi che sia stabile; la sicurezza non è un problema, infatti Google rilascia regolarmente nuove patch di sicurezza e Wildix firma questi aggiornamenti ogni 2-3 mesi in modo che arrivino su tutti i dispositivi.

Sul palco dell'UCC Summit è stata presentata anche la App Collaboration, una vera e propria chat aziendale che permette di conversare, condividere documenti e sapere se i colleghi sono disponibili oppure no. L'applicazione, disponibile su iOS, Android e anche Apple Watch, funziona anche al di fuori della rete aziendale, vi permette di non perdere nemmeno una chiamata o chat e fornisce l'accesso alle rubriche online.