Wind-Tre Italia non giocheranno sulle super tariffe: devono tagliare 700 milioni di costi

La fusione Wind-Tre Italia raffredderà la competizione tariffaria. Si punterà su qualità e servizi. Intanto si parla già dei 700 milioni di euro di tagli ai costi.

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a cura di Dario D'Elia

La fusione tra Wind e 3 Italia probabilmente raffredderà la competizione sulle tariffe perché la nuova priorità è quella di puntare su qualità e servizi. Secondo gli addetti ai lavori con un obiettivo di abbattimento dei costi di circa 700 milioni di euro (su 6,4 miliardi di ricavi), il gruppo cino-russo avrà poco margine di manovra sulle offerte commerciali.

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Wind

Su Corriere Economia fonti attendibili sembrerebbero sottolineare altre esigenze prioritarie. Prima di tutto la razionalizzazione della rete di trasmissione mobile. Insomma sarà ridotto il numero di antenne per assicurare maggiore efficienza di copertura e ridurre le spese di manutenzione. In un'ottica di sviluppo senza precedenti che prevede anche maggiore impegno sul fronte residenziale, quindi anche servizi fibra, come ha sottolineato il futuro AD Max Ibarra.

Infine è quasi scontata la chiusura di numerosi punti commerciali: non avrà più senso avere negozi Wind e 3 Italia. Lo stesso vale per gli operatori sul territorio.

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Tre Italia

In ogni caso i tempi sono lunghi perché per l'ok dell'Antitrust ci vorrà circa un anno. I clienti Wind e 3 Italia si accorgeranno di poco nei prossimi mesi e tutte le offerte rimarranno in essere.

Per quanto riguarda la concorrenza è probabile che sarà TIM la più attiva: rischia infatti di perdere la leadership nel segmento mobile consumer – in ambito aziendale nessuno può ancora impensierirla dall'alto del suo 58,8% di share (marzo 2015 – Fonte AGCOM). Vodafone ha tutto il potenziale per erodere terreno sia sul mobile che sul residenziale. Wind ha solo 2,8 milioni di clienti di telefonia fissa, di cui 2,2 broadband grazie a Infostrada.