Zampata di Open Fiber: immobili cablati in fibra, tasso di crescita record per l'Italia

Secondo lo studio Idate l'Italia è il paese UE che tra settembre 2017 e settembre 2018 ha registrato il più alto tasso di cablaggio fibra degli immobili.

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a cura di Dario D'Elia

L'Italia, grazie soprattuto a Open Fiber, svetta in Europa per il più alto tasso di crescita di unità immobiliari cablate in FTTH-FTTB (Fiber To The Home-Fiber To The Building). L'ultimo studio di Idate, presentato durante la FTTH Conference 2019 di Amsterdam, ha confermato che da settembre 2017 a settembre 2018 il numero di edifici cablati "è salito da circa 4.4 milioni a circa 6.3 milioni (+43,1%, dato record nel Continente, la cui media si attesta al 15,7%)".

Open Fiber ha sottolineato che dal suo avvio attività ha cablato oltre 5 milioni di unità immobiliari in FTTH: praticamente case, aziende e sedi della Pubblica Amministrazione su tutto il territorio nazionale. Se si considera però il periodo temporale analizzato da Idate, delle complessive 1,9 milioni di unità immobiliari Open Fiber ha contribuito per il 75%.

"Secondo lo studio Idate, il numero di utenti cablati con reti FTTH e FTTB (Fiber To The Building, la fibra che arriva agli edifici ma non all’interno delle case) in Europa è cresciuto del 15.7% nel medesimo periodo di rilevazione, e si stima che entro il 2025 nel Continente ci saranno circa 187 milioni di unità immobiliari cablate in fibra ottica, di cui oltre il 63% in FTTH", puntualizza la nota ufficiale.

La strategia UE prevede entro il 2025 una copertura in FTTH del 100% delle stazioni ferroviarie, degli aeroporti, delle aziende e delle principali pubbliche amministrazioni.

"I numeri diffusi ad Amsterdam evidenziano il ruolo che Open Fiber sta giocando nel promuovere lo sviluppo infrastrutturale del Paese", ha commentatoElisabetta Ripa, Amministratore Delegato dell’azienda. "È sempre più diffusa e percepita inoltre a livello continentale la necessità di realizzare reti interamente in fibra ottica, in modalità FTTH, capaci di supportare pienamente la rivoluzione digitale in atto, soprattutto in quelle aree che soffrono maggiormente il divario digitale".

Il modello wholesale only, secondo Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber, "consente di accelerare la costruzione della infrastruttura del futuro basata sulla fibra per le TLC fisse e anche per quelle le mobili (5G)".

"È emerso inoltre che le sinergie fra FTTH e 5G sono maggiori del previsto e possono consentire enormi risparmi", ha concluso il presidente.