Zuckerberg chiama Obama scandalizzato per la NSA

Marck Zuckerbeg ha chiamato Barack Obama per lamentarsi delle operazioni della NSA.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Se il capo di Facebook chiama il presidente Obama per lamentare una violazione della privacy le possibilità sono due: o è la traccia per uno spettacolo comico oppure il segnale che le cose stanno prendendo davvero una brutta piega, per quanto tragicomica.

Così è successo: Mark Zuckerberg ha visto i classici sorci verdi quando ha saputo insieme a tutti noi di come la NSA stia disseminando malware in tutto il mondo, e di certo non gli sarà piaciuto leggere che l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale ha anche approntato dei falsi server Facebook allo scopo.

Glenn Greenwald

Zuckerberg ha affidato le proprie lamentale a un post pubblico, nel quale spiega come a Facebook si lavori costantemente per garantire la sicurezza e di come sia frustrante sapere che proprio al governo di Washington remino contro. "Ho chiamato il Presidente Obama per esprimere la mia frustrazione per i danni che il governo sta facendo al nostro futuro. Sfortunatamente, sembra che ci vorrà molto tempo prima di vedere una vera riforma", scrive Zuckerberg.

Insomma si è preso il disturbo di sollevare il telefono per cantargliene quattro a questo presidente spione, il che suona un po' ironico se si pensa alle innumerevoli volte in cui proprio Facebook è stata accusata di trattare la privacy con troppa leggerezza. Ma d'altra parte una foto non cancellata o il proprio viso su un annuncio sono problemi irrilevanti di fronte alle azioni della NSA.

Ryan Gallagher

In ogni caso la National Security Agency ha smentito ufficialmente il report di The Intercept, anche se in modo un po' stringato. Tramite il proprio account Twitter infatti l'agenzia ha pubblicato un comunicato che recita: "I recenti report secondo cui la NSA ha infettato milioni di computer nel mondo con del malware, e secondo cui la NSA ha impersonato social media e altri siti web, sono imprecisi".

"La NSA usa la proprie capacità tecniche solo a supporto di attività d'intelligence legali e adeguate, che devono essere svolte in accordo con le autorità", continua il testo. "La NSA non usa le proprie capacità tecniche per simulare i siti web di aziende statunitensi. Né prende di mira gli utenti si servizi Internet globali senza l'adeguata autorità legale (a supporto, NdR)".

La frase conclusiva del documento è semplice è diretta: "i report sull'uso indiscriminato di attacchi informatici sono semplicemente falsi".

Di sicuro gli agenti della NSA non sono in una posizione facile, e probabilmente non potevano fare altro che smentire nel modo più secco e distaccato possibile. D'altra parte l'inchiesta di The Intercept nasce dai documenti di Edward Snowden, ed gli articoli sono firmati da due tra i più autorevoli e affidabili giornalisti investigativi del mondo.

Può anche darsi che Greenwald e Gallagher abbiano preso un abbaglio ma, considerato il loro curriculum e l'impegno che mettono da anni sull'argomento della privacy e della sorveglianza, sembra davvero improbabile. Voi cosa ne pensate?