Zuckerberg ha perso 19 miliardi di dollari nel 2018, nessun miliardario ha fatto peggio

Il 2018 è stato un anno disastroso per Facebook e di riflesso anche per Mark Zuckerberg, fondatore, presidente e possessore del 13% delle azioni. Il miliardario ha perso infatti già 19 miliardi di dollari, più di tutti le 500 persone più ricche del mondo.

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a cura di Alessandro Crea

Bene ma non benissimo: è lo stato in cui versano le finanze di Mark Zuckerberg, fondatore, presidente e possessore del 13% delle azioni di Facebook. A causa dell'annus horribilis del popolare social network, squassato dai diversi scandali sulla privacy e i dati degli utenti, Zuckerberg ha infatti perso già 19 miliardi di dollari, più di chiunque altro tra le 500 persone più ricche del mondo.

Il buon Mark ha infatti iniziato il 2018 con un patrimonio personale di 75 miliardi di dollari, ma al 17 dicembre si era ridotto a 56 miliardi, con una perdita pari dunque a 19 miliardi di dollari. La perdita ovviamente è dovuta al crollo del valore del titolo in Borsa, che all'indomani della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre del 2018, il 25luglio scorso, era crollato del 20%. Secondo il Time però da allora il valore sarebbe leggermente salito e le perdite a fine anno potrebbero dunque essere limitate a 15 miliardi di dollari.

Zuckerberg avrebbe dunque perso più soldi ad esempio di Jeff Bezos, patron di Amazon, nonostante anche quest'ultimo abbia visto assottigliarsi il proprio patrimonio di diversi miliardi a causa della generale contrazione dei titoli tecnologici.

Questo non significa ovviamente che il presidente di Facebook non sappia cosa mettere in tavola per pranzo e per cena, ma se ce ne fosse bisogno dà per l'ennesima volta una misura di quanto il social network abbia patito lo scandalo Cambridge Analytica e altri problemi, non ultimo quello venuto alla luce soltanto ieri, che ha visto le foto non ancora condivise di quasi 7 milioni di utenti potenzialmente accessibili da app di terze parti. La fiducia degli utenti nei confronti di Facebook è ai minimi storici, così come quella degli investitori in Zuckerberg. Nel 2019 c'è bisogno di una scossa.