Zuckerberg, laurea ad honorem e discorso da politico

Mark Zuckerberg ha ricevuto la laurea ad honorem dalla Harvard University. Nel suo discorso a tutto tondo si è rivolto all'attuale generazione, spronandola a osare.

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a cura di Manolo De Agostini

Mark Zuckerberg ha ricevuto la laurea ad honorem dalla Harvard University. Il fondatore di Facebook aveva abbandonato gli studi nel 2005 per sviluppare l'allora nascente social network, oggi una potenza senza precedenti.

A 12 anni di distanza Zuckerberg è tornato nel luogo "del delitto", dove tutto è cominciato e ha tenuto un discorso ai laureandi seguendo il solco tracciato da altri due grandi della storia dell'hi-tech, Steve Jobs e Bill Gates, anch'essi laureatisi ad honorem.

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Nel suo discorso Zuckerberg ha toccato diversi punti, dall'incontro con la moglie Priscilla Chang proprio ad Harvard fino alla sua visione delle cose. "Essere idealisti è bello. Ma preparatevi a essere incompresi. Chiunque lavori su una visione ampia viene definito folle, anche se poi il tempo gli darà ragione. Chiunque lavori su un problema complesso sarà incolpato di non capire appieno la sfida, anche se è impossibile sapere tutto in anticipo. Chiunque prenda delle iniziative verrà criticato perché ha troppa fretta: c'è sempre qualcuno che vuole rallentarvi".

"Nella nostra società spesso non realizziamo grandi progetti perché abbiamo così tanta paura di sbagliare che ignoriamo tutte le cose sbagliate che rimarranno tali se non facciamo nulla. La realtà è che qualsiasi nostra azione avrà conseguenze nel futuro. Ma questo non deve frenarci".

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Zuckerberg con i genitori

"Cosa stiamo aspettando? È il momento che la nostra generazione si impegni nelle questioni di pubblico interesse. Perché non proviamo a fermare il cambiamento climatico prima di distruggere il pianeta e perché non proviamo a coinvolgere milioni di persone nella produzione e nell'installazione di pannelli solari? Perché non proviamo a curare tutte le malattie chiedendo ad alcuni volontari di monitorare i dati relativi alla loro salute e condividere il loro genoma? Adesso, per guarire le persone malate, spendiamo una cifra 50 volte superiore a quella che spendiamo per trovare cure preventive. È assurdo. Possiamo risolvere questa situazione. Perché non proviamo a rendere la democrazia più moderna per permettere a tutti di votare online e a personalizzare l'istruzione per permettere a tutti di studiare?".

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Zuckerberg nella sua vecchia stanza ad Harvard

Zuckerberg, che secondo molti ha un futuro da politico, ha anche accennato al tema della ricchezza, riconoscendo le diseguaglianze attuali e ipotizzando qualcosa come un reddito di base universale. "C'è qualcosa di sbagliato nel nostro sistema se una persona come me può lasciare questa università e fare miliardi di dollari in 10 anni, mentre milioni di studenti non possono permettersi di pagare i prestiti studenteschi, figuriamoci avviare un'attività", ha sentenziato.

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L'Hardvard Crimson hackerato, clicca per ingrandire

Il suo discorso può essere visto e letto integralmente sul suo profilo Facebook, ma tra gli applausi e gli inchini, c'è anche chi ha pensato bene di hackerare il giornale dell'ateneo, l'Harvard Crimson, per farsi beffe del CEO di Facebook con foto modificate e titoli di notizie inventate (qui la cache del sito) come "How Come Everyone Talks About How I Stole Facebook But Nobody Talks About How I Murdered Eduardo Saverin - And fed his body to my children", di cui vi risparmiamo la traduzione.


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