Abarth 500 elettrica: com'è e cosa non convince

Arriva la Abarth 500e, accompagnata dalle critiche e dal suono generato digitalmente. La Scorpionissima sarà prodotta in 1949 esemplari.

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a cura di Florinda Maraschi

Nel 2023 debutterà sul mercato la prima Abarth elettrica, la Abarth 500e. Chissà se il vivace imprenditore ed ingegnere italo-austriaco Karl Abarth, avrebbe mai immaginato una inevitabile evoluzione di questo tipo. Se fosse vissuto più recentemente, non è da escluderlo, vista la sua lungimiranza: ex pilota, appassionato di auto e moto, quando non poté proseguire l’attività agonistica alla guida di una due ruote, fece di tutto pur di restare nel mondo della meccanica e delle competizioni. Questo lo portò, nel 1949 a fondare l’azienda che ha il suo stesso nome, e per simbolo uno scorpione, il suo segno zodiacale. Comprendendo la necessità di doversi distinguere dalle altre officine, iniziò a commercializzare kit per l'elaborazione di auto di serie e marmitte modificate che producevano un suono corposo e potente, riscuotendo grande successo. Nel 1958 vide la luce la prima vera e propria 500 Abarth, dotata di scarico dell’azienda e di carburatori Weber.

Dati tecnici

La nuovissima Abarth 500e sarà ordinabile da febbraio 2023, ma già adesso è possibile effettuare il pre-ordine sul sito della casa. Questa prima serie è stata denominata Scorpionissima, e ne saranno prodotti 1949 esemplari numerati (in omaggio all’anno di fondazione del marchio). La versione lancio è arricchita da grafiche esclusive, nonché da una colorazione decisamente particolare che non passa inosservata, così come le prestazioni della piccola sportiva. In seguito sarà disponibile sia in versione hatchback che cabrio, e oltre la colorazione Verde Acido, sarà disponibile il Blu Veleno.

La Abarth 500e monta la stessa batteria agli ioni di litio da 42 kWh della nuova 500, ma il motore elettrico a magneti permanenti è stato rivisto, e la gestione della potenza modificata in ottica sportiva, per soddisfare le esigenze della clientela Abarth. Il powertrain eroga 155 CV (114 kW) e 235 Nm (37 CV e 15 Nm in più rispetto la nuova 500). La velocità massima, limitata elettronicamente è di 155 km/h, ma il dato più sorprendente riguarda lo scatto da 0 a 100, partendo da fermi; alla Abarth elettrica bastano 7 secondi per passare dallo stato di quiete alla velocità di cento chilometri orari (a patto che la batteria sia almeno al 90% di carica). Se questo dato non stupisce, basta rivederlo mettendolo a confronto coi tempi di due dirette concorrenti come la Honda e (154 CV) e la Mini Cooper SE (184 CV), ai cui servono rispettivamente 8,3 secondi e 7,3 secondi per passare da 0 a 100.

L'autonomia è di 250 km, calcolata secondo il ciclo WLTP. Circa 15 ore sono necessarie per la ricarica (0-100%) con presa di casa Modo 2 da 3 kW. Poco più di 4 ore invece se si decide di ricaricare (0-100%) ad una stazione di ricarica da 11 kW Modo 3, mentre bastano solo 35 minuti per la ricarica veloce da 85 kW Modo 4 (0-80%).

Come detto prima, Abarth è diventata famosa prima di tutto per le sue marmitte dal suono inconfondibile. Ma un’auto elettrica non ha (e non ha bisogno di) uno scarico, e allora come ovviare all’assenza di qualcosa di caratteristico, potremmo dire fondamentale per il marchio, almeno quanto il logo dello scorpione? Per riempire le orecchie e riscaldare il cuore di chi è al volante, arriva in soccorso il Sound Generator, che accompagnando le prestazioni di guida, riproduce il suono tipico di uno veicolo Abarth.

Per accaparrarsi una delle 500 elettriche della casa dello scorpione, nella versione di lancio, serviranno € 43.000.

La nuova Abarth non convince gli appassionati

Ma evidentemente, quanto fatto e presentato fino ad ora, non è bastato agli appassionati ed estimatori del marchio, perché la nuova Abarth 500e non sta riscontrando le simpatie sperate. Anzi, è proprio oggetto di forti critiche. Eppure Abarth, negli ultimi dodici mesi, aveva addirittura interpellato la community dei propri fan, chiamata Performance Creators, chiedendo consigli e rendendola partecipe di scelte non di poco conto, come il colore della vettura di lancio o il suono digitale per l’AVAS (l’acoustic vehicle alert system). Il marchio è attento all'opinione dei propri estimatori, e coinvolgerli nella scelta di qualcosa che avrebbe poi caratterizzato l'auto finale, è stato sinonimo di grande considerazione verso i propri clienti e ammiratori.

Per trovare fondamento alle critiche, partiamo dal costo della vettura: la "tradizionale" Abarth 595 ha un prezzo di listino che parte da €26.800; si tratta di €16.000 euro in meno rispetto alla versione elettrica. Ma sappiamo quanto le auto elettriche siano mediamente più care di quelle a motore endotermico, e il motivo principale è proprio il costo delle batterie. Quindi potremmo dire che il fattore prezzo non è poi così attaccabile.

Tuttavia, durante la compagna promozionale, lo slogan che accompagnava la nuova piccola della casa dello scorpione, era “More Abarth than EVer”. Al momento però, rispetto le altre Abarth a motore termico, è più pesante, più costosa e più rapida di 7” nello scatto da 0 a 100, (con la batteria carica almeno al 90%). E allora forse è lecito chiedersi, in cosa è più Abarth? Ad esempio, la meno potente della Abarth a benzina, la 595, ha più cavalli (165). Sarebbe corretto dire che è più veloce: lo è di 1 secondo nella ripresa da 20 a 40 km/h rispetto alla rivale a benzina, e di un 1,5 secondi nel passaggio dai 40 ai 60km/h. Ma questo può bastare per renderla più Abarth? Purtroppo tali dati, seppur ottimi, non riescono ancora a far dimenticare il peccato originale di questa piccola sportiva: l'assenza del suono tipico dello scarico. Per molti appassionati (soprattutto per quelli con qualche capello bianco), la presenza del Sound Generator, più che essere una soluzione, è  un deprimente surrogato. Forse una qualche vera innovazione tecnologica avrebbe potuto renderla unica e appetibile.

Dietro tanti commenti negativi c'è però forse un fondo di frustrazione da parte degli appassionati delle auto a motore termico, che comprensibilmente soffrono per l'abbandono dei motori a combustione interna che, nonostante la minore efficienza, hanno maggiore personalità. Ma prendersela con la saettante 500 non è la soluzione. Sappiamo tutti che l'abbandono dei motori endotermici è ormai una scelta obbligata. Dobbiamo anche tenere conto che si tratta di una delle prime auto sportive popolari che ha osato fare il grande passo verso l'elettrico. Se guardiamo le sue concorrenti, nel mondo delle sportive compatte, ancora nessuna di queste si è convertita alla inesorabile strada che porta all'elettrificazione: la Toyota Yaris GR o la GR86,  la Suzuki Swift Sport o anche la Mazda MX-5, sono ancora tutte a motore termico.

Probabilmente la nuova Abarth 500 non sarà la più Abarth di tutte, ma è forse la più coraggiosa tra le piccole sportive.