AdBlue, scorte esaurite e prezzo alle stelle

Mentre i prezzi dei carburanti continuano a salire con rincari diffusi a 360 gradi, anche il costo dell'AdBlue sembra subire una forte impennata anche a causa dell'aumento stesso del metano.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Con l’inizio dell’autunno arrivano anche forti rincari in diversi settori, tra cui quello dei trasporti su ruota; in aggiunta all’aumento del prezzo dei carburanti anche gli additivi registrano una decisa impennata. Lo avevamo riportato qualche giorno fa e purtroppo ora la situazione è più che reale: l’AdBlue è ormai agli sgoccioli, con alcune fabbriche che hanno dovuto interrompere la produzione a causa della scarsità delle materie prime necessarie per la realizzazione.

Come la Yara di Ferrara che ha fermato le attività a causa del rincaro del metano e delle difficoltà nella produzione dell’ammoniaca, componente necessario per ottenere l’AdBlue. Introdotto nel 2016, l’AdBlue è una soluzione acquosa di urea, ad elevata purezza, che tramite riduzione chimica, trasforma gli ossidi di azoto in azoto (N2) e acqua (H2O) in forma elementare gassosa. Si tratta di una soluzione ideata per abbattere le emissioni nei propulsori Diesel Euro 5 ed Euro 6 e, come il carburante, va rabboccato ciclicamente.

L’AdBlue è diventato quindi una merce di lusso ed è già iniziata la corsa alla speculazione, specialmente online. Mentre nei principali negozi il prezzo è più che raddoppiato, su alcuni siti, come riporta il Corriere della Sera, il valore di una tanica da 5 o 10 litri è aumentato anche di sei volte; una speculazione che è arrivata anche su eBay dove c’è chi tenta di vendere l’additivo anche a 1.800 euro (10 litri). In aggiunta alla corsa alla speculazione c'è chi, come i gestori delle grandi flotte di mezzi pesanti, si è mosso in anticipo per acquistare abbastanza AdBlue per alimentare correttamente i propri mezzi anche qualora dovesse mancare dal mercato; un esempio è riportato nuovamente sul Corriere della Sera che evidenzia come la strategia sia stata adottata da diversi fleet manager. Qualora la situazione non dovesse migliorare, potremmo assistere ad uno stop dei mezzi più green, come Euro 5 ed Euro 6, e alla continua circolazione dei veicoli più inquinanti sprovvisti di questo additivo; un vero paradosso.