Addio alla Fiesta WRC, arriva la Puma ibrida

Il team M-Sport presenta la vettura ufficiale che correrà nel campionato WRC a partire dal prossimo anno. E la novità più importante arriva dall'ibrido.

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a cura di Alessandro Martini

Dopo svariati anni di onorata carriera, la Ford Fiesta WRC è destinata ad andare in pensione visto il passaggio del maggiore campionato rally ai motori ibridi. In queste ore, il team Ford ufficiale M-Sport ha presentato l'auto che verrà usata a partire dal prossimo anno e si tratta della versione rallystica del B-suv Ford Puma. Lo stesso modello partecipa proprio in queste ore al Goodwood Festival of Speed, la celebre manifestazione dedicata ai motori che si tiene in Inghilterra.

La Ford Puma WRC ha naturalmente come principale caratteristica l'uso combinato di un motore a benzina da 1,6 litri e di un secondo motore elettrico da 100 Kw. Quest'ultimo è in grado di aggiungere oltre 130 cavalli alla potenza massima erogata e può essere usato in due modi: come breve "boost" aggiuntivo o per aumentare l'autonomia della vettura. Sta al pilota decidere se sfruttare la spinta dell'elettrico per uno scatto extra o usarlo al posto della benzina per brevi tratti. In ogni caso, Ford ha già fatto sapere che l'elettricità verrà utilizzata in esclusiva durante gli spostamenti tra tappe (limitando così rumori, inquinamento e fastidi per la popolazione locale).

Restando in tema di batterie, il motore elettrico verrà ricaricato presso i parchi assistenza e richiede solo 25 minuti per l'intera operazione. Viste le percorrenze sterrate e sconnesse, Ford ha realizzato una cellula protettiva di qualità militare, in grado di resistere alla maggior parte di urti, vibrazioni o detriti. Il tutto aggiunge però quasi un quintale di peso extra alla vettura, fattore non da poco quando si parla di motorsport (e gare concentrate sui tempi).

Da ricordare che le nuove regole per il campionato WRC del prossimo anno non interessano solo le motorizzazioni ibride, ma una generale semplificazzione delle tecnologie (con relativa riduzione dei costi per le squadre). Ad esempio, non si potranno più usare sistemi di aerodinamica attiva o il raffreddamento a liquido per i freni. Di fatto, era dal 2017 che non venivano apportati cambiamenti così radicali alla massima competizione rally.