Un periodo di grande incertezza, a tal punto che l'imprenditore sudafricano pensò persino di vendere Tesla ad Apple. Un'iniziativa confermata dallo stesso Musk, che non fu presa neanche in considerazione da Tim Cook, CEO della casa di Cupertino. L'incontro non avvenne mai, e due tra le aziende più innovative e di maggior valore economico del pianeta restano due realtà separate, ognuna a proprio modo concentrata nel cambiare il modo in cui la tecnologia è percepita e vissuta.
Apple farà un'auto?
Il contatto da Elon Musk e Tim Cook avvenne in un periodo compreso tra il 2017 e inizio 2019. In quel periodo Tesla era alle prese con il debutto della berlina Model 3: la sua auto di maggior successo. Un prodotto che ha saputo conquistare l'interesse e la curiosità di molti clienti, in USA e nel resto del mondo tanto da mettere in difficoltà la linea produttiva di Tesla, incapace di far fronte alle richieste.
Iniziarono ad accumularsi ritardi nella consegna ai clienti e alcuni problemi durante il processo produttivo, che compromisero una realtà ancora non abituata ai grandi numeri in termini di vendite. Musk offrì Tesla ad Apple per una cifra di circa 50 miliardi, un decimo del valore attuale. Da Cupertino l'offerta non fu neppure presa in considerazione, non producendo un'offerta per il marchio di auto elettriche.
Una scelta che potrebbe nascondere il progetto di Apple per sviluppare un'automobile completamente elettrica e con tecnologie di guida autonoma di ultima generazione. Sono diversi anni che si vocifera di un possibile debutto della mela di Cupertino nel settore, con un veicolo che possa in qualche modo rivoluzionare l'idea di automobile. Le ultime indiscrezioni sembrano parlare di un prodotto alimentato con batterie derivate da quelle dell'iPhone.
L'offerta a Google
Tesla non fu proposta solo ad Apple. Elon Musk, nel 2013, contattò Google per trovare un nuovo acquirente per la sua azienda di auto elettriche. Il motivo era legato alle difficoltà di Model S, la berlina di lusso e ad alte prestazioni che nel primo periodo faceva fatica a trovare clienti disposti a spendere una simile cifra per l'acquisto di una vettura elettrica. Larry Page aprì alla possibilità e incontrò il fondatore di Tesla per un colloquio.
La trattativa però si interruppe sul nascere e anche Google lasciò perdere l'idea di acquisire Tesla. La società di informatica ha poi investito molte risorse nel progetto di un'auto elettrica, per poi ridimensionare i propri investimenti concentrandosi sull'acquisizione e sviluppo della piattaforma Waymo. Google, acquisendo Tesla, avrebbe potuto ritrovarsi con un vantaggio competitivo importante soprattutto sulle tecnologia di infrastruttura di ricarica, connettività e guida autonoma, diventando così un colosso capace forse di mettere in difficoltà il resto della concorrenza.