Auto elettrica, piace agli italiani ma i costi eccessivi frenano gli acquisti

Cosa ne pensano gli italiani dell'auto elettrica? Un recente sondaggio evidenzia uno scenario piuttosto interessante e sottolinea i principali aspetti che frenano una maggiore diffusione.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A partire dal 2035 in Europa
non verrà più consentita la vendita di veicoli endotermici per dare maggiore spazio alle soluzioni più green come quelle elettriche e a idrogeno. L’obiettivo primario dell’Unione Europea è quello di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55% in vista della totale decarbonizzazione prevista per il 2050; ma la domanda ora sorge spontanea, gli italiani sono pronti a questo passaggio?

La ricerca Continental

Il terzo Osservatorio Mobilità e Sicurezza organizzato da Continental Italia evidenzia le perplessità del popolo italiano per quanto riguarda la mobilità elettrica; lo studio effettua una panoramica di un'Italia interessata e incuriosita dalla svolta elettrica ma non ancora completamente pronta a questo genere di tecnologia. I dati emersi sottolineano come i più favorevoli siano i giovani, mentre le generazioni più adulte, che però hanno in genere un potere d'acquisto superiore, siano le più perplesse al cambiamento.

Gli italiani sembrano essere abbastanza interessati per quanto concerne alla mobilità elettrica, infatti, su una base campionaria composta da 3.000 cittadini con un'età compresa tra i 18 e i 75 anni, il 76,8% degli italiani si dichiara interessato a partecipare al processo di transizione, ma al momento non è pronto a sborsare cifre importanti per l’acquisto. Oltre ad essere interessati, gli italiani appaiono anche ben informati e tre consumatori su quattro (74,7% degli intervistati) identificano correttamente le varianti elettriche e ibride sul mercato. Tuttavia, quando si parla di veicolo plug-in e delle varie declinazioni di ibrido disponibile, la percentuale scende a poco meno del 50%.

Due italiani su tre si dichiarano potenzialmente interessati all'acquisto di un'auto elettrica (il 55,5%) oppure affermano di possederne già una (il 10,6%). Le persone più interessate rimangono gli uomini di età compresa tra 27 e 41 anni, che vivono in zona di provincia, hanno a disposizione un garage dove installare una wall box e possiedono un’auto di proprietà a benzina con la quale percorrono tra gli 11 e i 50 km.

Le difficoltà nell’adozione

In aggiunta al costo che, incentivi a parte, è ancora superiore rispetto ad una vettura pari categoria a benzina o diesel, un altro problema risiede nella percezione dell’autonomia che appare ancora troppo limitata. A seguire, tra i punti di debolezza dell'elettrico, troviamo il problema della scarsa diffusione delle colonnine di ricarica che appare ancora non ben bilanciata tra Nord e Sud, aree metropolitane e provinciali.

Cosa convincere dell'elettrico

La transizione all’elettrico è approvata dal 60% dei consumatori come la soluzione tecnologica in grado di risolvere i problemi legati all’inquinamento ambientale, ma non quello della mobilità per i prossimi 5 anni. Il tema ambientale rimane uno dei principali punti di forza dell’elettrico ma per contro molte persone sono ancora preoccupate dallo smaltimento delle batterie esauste. In aggiunta all’inquinamento, in seconda posizione troviamo comfort e silenziosità, mentre sul gradino più basso l’accessibilità alle zone a traffico limitato. In controtendenza rispetto alle aspettative, non vengono menzionate le prestazioni del motore elettrico.

Uno sguardo al futuro

Più del 50% degli italiani presi in esame ritiene che bisognerà attendere oltre 10 anni affinché tutti i veicoli di nuova immatricolazione siano elettrici, mentre un più fiducioso 17% ipotizza che siano necessari da 6 a 10 anni. Il 16% pensa che tra 10 anni la stragrande maggioranza di veicoli circolanti sarà endotermica, mentre il 37% punta sull’ibrido. Ottimisti e propensi alla completa transizione solo il 16% degli intervistati, forti dell’idea che le auto elettriche conquisteranno le città.