Sulle autostrade tornano in funzione gli autovelox al fine di garantire la sicurezza sulle strade in attesa che vengano installati i nuovi sistemi di rilevazione della velocità che sostituiranno gli ormai spenti tutor.
Come ricorderete infatti, in seguito alla sentenza che riconosceva la violazione di un brevetto della Craft srl da parte di Autostrade per l'Italia nella realizzazione dei tutor, il giudice aveva disposto che questi ultimi venissero spenti e sostituiti da soluzioni analoghe. Lo scorso 28 maggio inoltre la Corte ha respinto la richiesta di sospensione del provvedimento da parte di Autostrade, che tra le altre cose evocava anche concreti rischi per la sicurezza dei guidatori.
A seguito di questa decisione dunque, tra lo spegnimento dei tutor e l'attivazione dell'altra soluzione, intercorrerà un tempo notevole: parliamo infatti della prima metà di luglio per vedere all'opera il nuovo sistema SICVe PM approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.
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Per garantire il più possibile il rispetto dei limiti in autostrada e non far incrementare il numero di incidenti, soprattutto in occasione del primo grande esodo estivo, nel frattempo saranno ripristinati i 108 autovelox fissi presenti un po' lungo l'intera rete autostradale italiana e mai del tutto dismessi. A questi inoltre la Polizia Stradale affiancherà anche postazioni mobili e pistole laser e altri sistemi di rilevazione della velocità.
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Purtroppo l'efficacia degli autovelox non è la stessa dei tutor: segnalati sia dalla segnaletica verticale che praticamente da qualsiasi navigatore disponibile sul mercato, solitamente non provocano che subitanei rallentamenti, seguiti da altrettanto improvvise accelerazioni, una volta superata la postazione. Per questo motivo è sempre meglio fare appello alla responsabilità degli automobilisti verso sè stessi e gli altri, nella speranza che le autostrade italiane non si trasformino per oltre un mese in piste di Formula 1.