Basta cavi e colonnine: in strada i primi caricatori wireless

Un'azienda con sede nel Regno Unito ha avviato una sperimentazione di 12 mesi per un pad a induzione in grado di caricare veicoli elettrici in modalità wireless.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Char.gy, un'azienda specializzata nella ricarica di veicoli elettrici con sede nel Regno Unito, ha avviato una sperimentazione di 12 mesi per un pad a induzione in grado di caricare veicoli elettrici in modalità wireless; per la fase di test è stata scelto di utilizzare una flotta di Renault Zoe modificate per l’occasione. Con questa infrastruttura, la società ha il desiderio di offrire una valida alternativa a tutti coloro che non hanno a disposizione un luogo di ricarica oltre a sottolineare l'importanza del car sharing.

Questa nuova soluzione di ricarica significherà che nel prossimo futuro, coloro che non hanno accesso alla ricarica privata tramite garage, passi carrai o altre opzioni di parcheggio fuori strada potranno ricaricare i propri veicoli in modo efficiente e senza cavi. L’infrastruttura non necessita di alcun cavo di ricarica potenzialmente pericoloso per gli altri utenti della strada o del marciapiede; il sistema di attiva solo quando un veicolo elettrico vi parcheggia sopra - ha affermato l'azienda.

La società afferma che la tecnologia, che funziona attraverso un pad di ricarica a induzione elettrica installato nel terreno, è stata ampiamente testata a Millbrook. I pad sono stati sviluppati dall'Università di Warwick e dallo specialista di sistemi a ricarica wireless IPT Technology, utilizzando una tecnologia simile a quella attualmente in uso presso la linea di autobus numero sette a Milton Keynes.

Lo studio utilizzerà dieci modelli di Renault Zoe forniti dalla società di car sharing Hiyacar, ciascuno dotato di un kit di ricarica a induzione aftermarket. La prima prova è attualmente in corso a Marlow, nel Buckinghamshire, dove è stata implementata una piazzola in un parcheggio dedicato nel Liston Road Car Park di Marlow. Si prevede che seguiranno altre nove sedi di prova, sparse tra Buckinghamshire e Milton Keynes. La Open University, anch'essa con sede a Milton Keynes, raccoglierà pareri basati sul feedback dei conducenti sul progetto per valutarne il successo. L’azienda al momento non ha rilasciato alcun dettaglio sul tempo di ricarica o sul costo di installazione del singolo pad.

Un progetto analogo è in via di sviluppo in Italia, più precisamente su un tratto della Brebemi dove sarà costruito un anello di asfalto della lunghezza di 1.050 metri alimentato con una potenza di 1 MW, all'interno di un'area privata dell'autostrada A35 nelle vicinanze dell'uscita Chiari Ovest. Conosciuto con il nome di "Arena del futuro", il sito permetterà la ricarica senza contatto non solo in movimento ma pure con i veicoli fermi.