Batterie strutturali: come saranno le nuove Tesla

Le batterie strutturali delle nuove Tesla promettono grande innovazione: sarà davvero così? Lo scopriremo tra qualche mese.

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a cura di Francesco Daghini

Il futuro della mobilità elettrica dipende ancora molto dall’avanzamento tecnologico che si riuscirà a fare in questo ambito; senza alcun dubbio, Tesla è tra le aziende che ha permesso di velocizzare questo processo, mostrando al mondo la viabilità delle auto elettriche, se progettate ad hoc e ottimizzate nei consumi di energia. Con l’arrivo sul mercato della nuova Tesla Model Y con batterie strutturali, Tesla farà un ulteriore passo avanti in fatto di efficienza e architettura.

Innanzitutto, le nuove Tesla saranno alimentate dalle famose batterie con celle 4680: a un anno e mezzo dalla presentazione ufficiale, le nuove batterie stanno finalmente per vedere la luce del mercato, dopo che sia alla Gigafactory di Austin, sia a quella di Berlino, sono stati avvistati i macchinari necessari alla produzione di queste celle. Quando finalmente Tesla riuscirà a mettere insieme il progetto della nuova Tesla Model Y con batteria strutturale e le nuove celle 4680, potremo finalmente ammirare – e speriamo testare – gli avanzamenti tecnologici a cui Elon Musk e soci hanno lavorato così duramente negli ultimi anni.

L’approccio all’installazione della batteria sulla nuova Tesla Model Y è cambiato completamente, passando a un’architettura “cell to pack”: in questo caso si posizionano le celle senza nessun modulo intermedio, in una disposizione a nido d’ape, al fine di aumentare il numero di celle che si possono installare a parità di volume a disposizione. Questo tipo di batteria, oltre a offrire una maggiore autonomia, è pensata per assorbire meglio gli urti e gestire in modo più sicuro eventuali fuoriuscite di gas, grazie griglie dedicate che si aprono in caso di necessità.

L’ottimizzazione dello spazio che porteranno con sé le celle 4680 ha poi dei risvolti pratici molto evidenti: il pianale dell’auto sarà ancor più libero da ostacoli, tanto che i sedili potranno essere imbullonati direttamente alla batteria riducendo in questo modo la quantità di componenti utilizzate e di conseguenza il costo e il tempo di assemblaggio.

Le Tesla del futuro sono quasi pronte, e noi siamo davvero curiosi di scoprire se i passi avanti promessi saranno davvero rivoluzionari come sperato.