Benzinai annunciano lo sciopero dal 24 al 27 gennaio

I sindacati dei benzinai annunciano sciopero dal 24 al 27 gennaio per protestare contro le decisioni prese dal Governo.

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a cura di Francesco Daghini

L'annuncio ufficiale dello sciopero dei benzinai è arrivato tramite una nota di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio, alcune delle associazioni di categoria che rappresentano gli interessi di una larga parte dei benzinai italiani, circa 16.000 su un totale di 22.000 punti vendita sparsi su tutto il territorio, comprese le autostrade.

La decisione presa dai benzinai è una conseguenza di quanto annunciato dal Governo con il Decreto sulla trasparenza del prezzo dei carburanti, un provvedimento che ha generato molte polemiche nella categoria a causa dei nuovi obblighi introdotti e delle sanzioni rafforzate in caso di violazioni. Il decreto prevede inoltre un collegamento più forte tra il Garante dei prezzi e l'Antitrust, al fine di sorvegliare e reprimere sul nascere le speculazioni sui prezzi.

I benzinai però non ci stanno e si fanno sentire nei confronti di un Governo che sembra voler fare un capro espiatorio di questa categoria di commercianti:

Per porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio.

Per il prossimo 19 gennaio è prevista una conferenza stampa durante la quale saranno presentate nel dettaglio le motivazioni dello sciopero; secondo le prime informazioni, le giornate di stop alla pompa di benzina partiranno alle ore 19.00 del 24 gennaio e proseguiranno fino alle 7.00 del 27 gennaio, per un totale di 61 ore di sciopero.

La partita è ancora aperta, e la stessa Premier Giorgia Meloni si è espressa a favore di un'apertura verso la categoria, partendo dal presupposto che saranno puniti soltanto coloro che non adempiono agli obblighi previsti dalla legge.

La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire. In cdm abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero.