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a cura di Valentina Acri

La transizione elettrica, che vede protagonisti i veicoli a quattro ruote, non ha escluso i mezzi pesanti. Nel corso degli ultimi anni, infatti, anche le grandi aziende che si occupano di trasporti su lungo raggio hanno deciso di includere alla loro flotta veicoli a basso impatto ambientale. Secondo quanto diffuso da un rapporto di PwC Strategy& denominato "L’alba degli autotrasporti elettrificati: percorsi per la decarbonizzazione dei veicoli commerciali", entro il decennio i mezzi pesanti a zero emissioni zero supereranno quelli a combustione interna.

Secondo quanto si legge nello studio, mezzi pesanti elettrici e a idrogeno sostituiranno quelli diesel e benzina già entro i prossimi 15 anni, mentre nel 2030 i mezzi elettrici rappresenteranno un terzo di tutti i camion presenti in Europa, in Nord America e in Cina. Una percentuale superiore viene invece attribuita al 2035 (70%).  Secondo il report, dunque, il tasso di elettrificazione risulta essere del tutto elevato rispetto ad oggi, ma ad influire sulla diffusione dei nuovi mezzi a emissioni zero saranno alcuni fattori che svolgeranno un ruolo fondamentale. Tra questi, sia le normative che una riduzione del costo totale di proprietà dei camion, come conseguenza dei costi di produzione, ma anche grazie a eventuali agevolazioni che saranno messe a disposizione.

Attualmente la trasformazione sta prendendo un'enorme velocità. A guidare il cambiamento sono i requisiti legali e i crescenti vantaggi in termini di costi per gli e-truck. In Europa, ad esempio, si prevede che pagheranno solo la metà del pedaggio a partire da maggio 2023. Le aziende di logistica potrebbero così risparmiare fino a 25.000 euro per camion all'anno, ha affermato uno degli autori dello studio in un’intervista al settimanale tedesco Wirtschaftswoche.

Per raggiungere tali obiettivi è però fondamentale realizzare un’adeguata infrastruttura di ricarica e rifornimento per elettrico e idrogeno. Secondo i calcoli effettuati da Strategy&, solamente l’Europa dovrebbe investire non meno di 36 miliardi di euro entro 2035 per avere un’adeguata rete di ricarica e di rifornimento. Le stime mostrano, inoltre, che in Europa sono necessarie almeno 21.000 turbine eoliche rispetto a quelle attuali per poter avere sufficiente elettricità proveniente da fonti rinnovabili fondamentale per ricaricare i mezzi pesanti.